La deputata polemizza con i vertici di Articolo Uno: "Tolta a Messina la possibilità
MESSINA – Tempi di divisioni fra gli schieramenti interni alle coalizioni e di esclusioni e rifiuti polemici. Complice la legge elettorale, gli scossoni maggiori colpiscono il centrosinistra. In particolare, la deputata messinese di Liberi e Uguali Maria Flavia Timbro, responsabile nazionale legalità e lotta alle mafie per Articolo Uno, ufficializza la propria indisponibilità a candidarsi nel listone unitario del Partito democratico. Cinque anni fa l’ex segretario Cgil Epifani venne eletto e, alla sua morte, è subentrata Timbro. Ora la parlamentare mette in discussione il metodo di scelta dei candidati.
Timbro polemizza con il proprio partito, che a livello nazionale “ha scelto di non ascoltare i propri iscritti e i propri territori non presentando una propria lista” a favore di quella che definisce “un’annesione partitica”. La responsabilità, per Timbro, è di un “sistema verticistico di composizione delle liste. Oggi, quella modalità di selezione dei rappresentanti si ripete: il sistema verticistico di composizione delle liste ha tolto di nuovo a questa città l’opportunità di avere un suo esponente a Montecitorio“.
Evidenzia in una nota la deputata: “Ho trascorso più di vent’anni a fare politica fuori dalle istituzioni e a quanto pare continuerò a farlo. Il 4 agosto, in occasione della direzione nazionale di Articolo Uno, che avrebbe dovuto votare la rosa dei nomi dei candidati da consegnare al segretario del Pd, Enrico Letta, ho rassegnato – in accordo con gran parte del partito siciliano – la mia indisponibilità a candidarmi nel listone unitario, Pd – Italia democratica e progressista“.
“Articolo Uno ha rinunciato al proprio ruolo”
Aggiunge Timbro: “Non ho e non abbiamo condiviso lo spirito con il quale si è condotta questa operazione politica che, temo, si rivelerà miope e autoreferenziale. Non ho e non abbiamo compreso quale sarà la prospettiva politica che il 26 settembre attenderà il nostro partito, Articolo Uno, che ha scelto di non ascoltare i propri iscritti e i propri territori non presentando una propria lista, ma di fatto confluendo in una lista unica della quale è “cofondatore”. Il tutto facendo correre appena 4 candidati in posizione eleggibile nella lista Pd – Italia democratica e progressista, abdicando di fatto al proprio ruolo e determinando quella che più che un’alleanza elettorale appare come una vera e propria annessione partitica”.
“Scelte calate dall’alto”
Rileva la parlamentare: “La politica, a mio avviso, non si può e non si deve fare in questo modo. Non si può parlare di composizione delle liste senza parlare di progetti politici, non si può parlare di posizionamenti senza parlare di persone, di comunità, di territori. La nostra è una piccola comunità, certo, ma è una comunità coerente e radicata, una comunità che si è resa punto di riferimento credibile per il nostro territorio e che, per questo, cinque anni fa è riuscita ad eleggere un suo deputato. Un deputato degno certamente, ma calato dall’alto”.
Continua Timbro: “Una scelta ingiusta e priva di prospettiva politica alla quale io, noi, non intendiamo più prendere parte. Questo modo di fare politica distante dai cittadini e dai territori non appartiene alla nostra cultura e a quella della nostra comunità. Per questa ragione, senza alcuna polemica, ma con amarezza e spirito fortemente critico, non prenderò parte a questa competizione elettorale. Io a queste condizioni non gioco”.
Elettori ed elettrici distanti a ragione dalla politica e dai partiti”
Ecco le conclusioni della parlamentare: “Preferisco restare dalla parte della gente, dalla parte degli elettori e delle elettrici che sempre più spesso- e a ragione – si sentono distanti dalla politica e dai partiti. A queste condizioni, preferisco restare a condurre le mie battaglie porta per porta, strada per strada, provando a cambiare le regole di un gioco che soffoca i dirigenti per fare spazio al ceto politico”.
Articolo Uno ?!?!? Timbro ?!?!?
I vertici nazionali non hanno presentato una lista autonoma perchè avrebbero preso 0 seggi nell’uninominale e non avrebbero raggiunto la soglia nel proporzionale.
Ma siete consapevoli che contate molto meno del due di coppe con briscola a denari ?!?!?
la solita sinistra…..ma unni vuliti annari……..litigiosi, l’un contro l ‘altro….ma bastaaaaaaaaaaaa
Vabbè dai… siete stati un po’ fuori casa, avete governato col nulla% , adesso ve ne tornate a casa zitti zitti !