Il South Working e lavoro da remoto in pandemia sono stati una soluzione. In futuro può diventare normalità? Questo chiede FuoridiMe al vicesindaco Previti.
«La Pandemia ha sconvolto le nostre vite, ma anche ha portato nuove modalità di lavoro che prenderanno sempre più piede. Il South Working rientra fra queste, se ne sente molto parlare e per molti lavoratori e lavoratrici rappresenta il presente, ma anche il futuro.
È fondamentale, però, analizzare il concetto di South Working nel suo significato più profondo, evitando le strumentalizzazioni del caso e non soffermandosi in superficie. Può essere davvero un’opportunità imperdibile per il meridione?»
Così sulla pagina Facebook dell’Associazione FuoridiME viene lanciato l’incontro online per parlare di lavoro al Sud. La trasmissione in diretta a partire dalle 18:30 di domenica 28 marzo. Interverranno Elena Militello, presidente, e Chiara Caracciolo, volontaria messinese, di South Working. Avranno modo di confrontarsi con Guido Noto, ricercatore dell’UniMe di Economia. Tonino Perna, economista, sociologo e vicesindaco di Reggio Calabria, nonché autore di “Pandeconomia”, libro che racconta il cambiamento del lavoro in pandemia. La vicesindaco della Città Metropolitana di Messina, Carlotta Previti, sarà presente per conoscere il fenomeno e proporre soluzioni.
South Working: un’opportunità per il Meridione
South Working è un gruppo di giovani professioniste e professinisti, perlopiù provenienti dalle regioni del Sud Italia. Accomunati dall’aver lasciato i propri luoghi di origine e affetti per poter seguire le loro ambizioni professionali. Adesso sono uniti dalla voglia di tornare a casa.
“Vediamo nel lavoro agile – scrivono presentandosi – uno strumento utile a ridurre il divario economico, sociale e territoriale nel Paese, e in grado di migliorare la qualità della vita di milioni di persone”.
Un’associazione molto strutturata che si impegna in tutta Italia al fine di far conoscere questo strumento lavorativo. Dialoga soprattutto con le amministrazioni delle varie città, specie del Sud.
FuoridiME, ha organizzato l’incontro, e l’ospiterà virtualmente
L’Associazione di messinesi fuori sede, studenti e professionisti, che creano rete per condividere esperienze e portare poi il loro bagaglio nella città dello Stretto, aveva promesso che il South Working sarebbe stato un argomento da approfondire in questo nuovo anno di attività che è cominciato e così sarà grazie all’incontro di domenica.
I dati di questi ultimi mesi, come quelli di Svimez, dimostrano che molte persone dal nord si sono spostate al sud durante l’emergenza pandemica. Questi lavoratori continuano a lavorare dalle proprie città di origine o dal meridione in smart working. È proprio questo il fenomeno che sarà analizzato e discusso concretamente nell’incontro di domenica.
Saranno evidenziati i vantaggi del South Working e anche cosa non ha funzionato, ascoltando le esperienze di alcuni messinesi, al fine di migliorare questi percorsi di incontro tra chi propone questo tipo di lavoro e le amministrazioni e imprese che devono erogarlo.