Autorità Portuale e Cnr hanno parlato di due progetti affini con il sottosegretario all'Istruzione Barbara Floridia e il deputato del M5s D'Uva
MESSINA – Un laboratorio di robotica applicata alla salute umana, animale e per l’ecosistema marino e terrestre prenderà vita nell’area della zona Falcata. Messina si candida ad ospitare qualcosa di unico in Italia, grazie a un intervento del Cnr finanziato con i fondi del Pnrr. Se n’è parlato negli uffici dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, in un incontro che ha visto protagonisti il presidente Mario Mega, il responsabile della sede di Messina dell’Irib-Cnr Giovanni Pioggia e il professore Josè Gambino. Quest’ultimo ha presentato la propria di un polo delle biodiversità marine da realizzare sempre nella stessa area, unica nel suo genere.
Progetti affini per il rilancio della zona Falcata
Presenti anche il deputato del M5s Francesco D’Uva e la sottosegretaria al Ministero del’Istruzione Barbara Floridia, collegata da remoto. I due progetti hanno molti punti in comune, spiegano dall’Autorità Portuale, soprattutto perché tendono entrambi a creare centri di ricerca di livello nazionale e internazionale ma anche a realizzare spazi educativi per giovani, studenti e universitari, che così potrebbero vivere da vicino la realtà della ricerca e i suoi effetti nella lotta ai cambiamenti climatici.
Soddisfatti Floridia e D’Uva
Soddisfatti entrambi i politici presenti. Floridia ha sottolineato l’importanza di progetti simili, che trovano presupposti e continuità nel Piano di RiGenerazione Scuola che il Ministero dell’Istruzione, su proposta della Sottosegretaria, ha predisposto e che mira a insegnare non solo l’educazione ambientale ai giovani ma anche il tema dello sviluppo sostenibile, delle nuove competenze green e dei nuovi comportamenti abitativi. D’Uva ha evidenziato come riqualificare la zona Falcata sia fondamentale, valorizzando il luogo e facendolo diventare il simbolo del riscatto della futura città.
Ed il progetto dell’acquario?