L'obiettivo sarebbe quello di sgravare di traffico lo svincolo di Giostra e la nuova rotatoria. Ma il Cas è già pronto e disposto ad aspettare dieci giorni, mentre il Comune ha bisogno di più tempo per aprire le due rampe Annunziata
MESSINA – Il giunto all’uscita di Giostra ha il certificato di collaudo statico, i cavi Telecom sono stati rimossi, l’asfalto è stato sistemato. La Toto Costruzioni aveva chiesto già da lunedì, dopodomani, l’uscita obbligatoria a Giostra, in modo da poter iniziare i lavori sulla carreggiata lato monte del viadotto Ritiro, ma si dovrà attendere ancora.
Bisogna installare la segnaletica, ma per quella è questione di uno o due giorni, il vero problema è che l’obiettivo sarebbe quello di aprire in contemporanea le rampe dello svincolo Annunziata, per collegarsi direttamente alla galleria San Jachiddu, senza passare dal viale Giostra.
Il motivo? Con l’uscita obbligatoria a Giostra per tutti i mezzi provenienti da Villafranca, quindi dalla direzione Palermo, si creeranno inevitabili code sulle rampe in discesa, alla nuova rotatoria del viale Giostra e in risalita verso la tangenziale. Con l’apertura delle rampe per Annunziata, invece, tutti i mezzi in quella direzione potrebbero arrivarci senza passare dalla rotatoria di viale Giostra, sgravandola di un traffico che già si prevede sostenuto.
Per questo il Cas, nonostante sia pronto a istituire l’uscita obbligatoria a Giostra, preferisce aspettare. Nei limiti, ovviamente, non all’infinito. “Se non andiamo oltre i dieci giorni attendiamo” – dice la responsabile unica del procedimento, l’ing. Anna Sidoti.
Ma, considerato che nelle rampe per Annunziata servono ancora piccoli lavori di manutenzione ordinaria, serviranno più di dieci giorni. Due settimane, nella migliore delle ipotesi, ma forse anche tre o quattro. “Ci proviamo – dice il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici, Salvatore Mondello – ma non credo che riusciremo a farlo in contemporanea”.
(Marco Ipsale)
Incapaci.
Sono mesi che lo sanno