Messina- Piccoli momenti di tensione, qualche novità e l'intensità di sempre hanno contraddistinto questa edizione della Vara
Migliaia di fedeli per una Processione che continua a rappresentare il simbolo della fede dei messinesi. La macchina organizzativa, nonostante qualche piccolo momento di tensione, ha funzionato ed ha reso anche l’edizione 2019 della Vara un evento di grande impatto emozionale. Intorno al ceppo è la fede che unisce, senza alcun tipo di distinzione. Ci sono state alcune modifiche o novità rispetto al passato, come l’assenza di monsignor D’Arrigo, che dopo oltre mezzo secolo ha passato il testimone a padre Angemi, parroco di Ganzirri . Altra novità è stata l’Ave Maria in piazza Duomo, affidata al cantante neo melodico Natale Galletta (inizialmente si era ipotizzato il nome del giovane Alberto Urso, vincitore di Amici), che ha conquistato il cuore dei tiratori e della folla di fedeli.
Momenti di tensione
Al grido di Viva Maria è iniziato il percorso della Vara che però ha fatto registrare alcuni momenti di tensione dal momento che i capivara avevano difficoltà di comunicazione causati dalla presenza di troppe persone tra le corde (soprattutto giornalisti e fotoreporter), nonostante l’esplicito divieto. Ma dopo i momenti iniziali tutto è filato liscio grazie anche all’impegno e alla passione dei tiratori spronati dai capivara che hanno saputo “contagiare” tutti con entusiasmo e con l’ esperienza accumulata negli anni.
Forze dell’ordine
Nella fase finale la situazione si è normalizzata grazie all’intervento delle forze dell’ordine che hanno fatto uscire molte persone che erano rimaste tra le corde intralciando l’azione dei tiratori. Importante la presenza dei vigili urbani, schierati su tutto il percorso. Il grazie per la riuscita dell’evento si deve dare a tutte le forze dell’ordine presenti (polizia, carabinieri, guardia di finanza, polizia municipale) ma anche alle associazioni di volontariato e ad Amam e MSBC che hanno garantito un continuo apporto (il presidente di Messina servizi Pippo Lombardo ha anche tirato la Vara).
Momenti di commozione, come lo scorso anno, ci sono stati quando la Processione si è fermata là dove è morta la giovane Lorena Mangano, travolta e uccisa dalla folle corsa notturna di un’auto.
Messina accogliente
Di grande intensità e valore le parole di monsignor Cesare Di Pietro: “La Vara rappresenta l’anima più bella di Messina, tutti noi siamo accomunati nella fede. Vorrei però che tutti ci ritrovassimo accomunati anche nel rispetto della dignità umana– ha poi aggiunto con un chiaro riferimento ai migranti- C’è chi ha accusato la Chiesa di essere silente di fronte a quanto accade, non è così. Io invito tutti a ricordare che là dove c’è l’uomo c’è Cristo”.
La girata si è svolta senza problemi all’incrocio con la via I Settembre ed i giochi pirotecnici di fine serata sono stati spettacolari.
Tempostretto ha seguito la Processione con una diretta Facebook che ha saputo cogliere i momenti più significativi e con interviste e racconti.
FOTO DI SIMONE PIZZI E AHMED ABDALLAH ESMAIL ABDO