Storia lunghissima, la via è di nuovo chiusa con una catena
“Via Nicaragua è pubblica, lo dice il giudice civile”. Così i consiglieri della V Municipalità, dopo una seduta della prima commissione consiliare. La vicenda, in passato, era finita anche su Italia Uno, alla trasmissione “Le Iene”.
“A testimoniare che è demaniale – proseguono i consiglieri – ci sono l’impianto di illuminazione, risalente agli anni ’30, poco dopo la realizzazione della stradina, poi la toponomastica, e gli interventi effettuati dallo stesso Comune di Messina; questi ed altri elementi, secondo il giudice Maria Luisa Tortorella della I sezione del Tribunale Civile, danno ragione al Comune di Messina che ha avuto la meglio nel procedimento istaurato dai proprietari dell’immobile adiacente la via, che chiedevano l’accertamento della natura privata della stessa strada”.
“Oggi c’è una catena, oltre a vasi e suppellettili, che rendono il passaggio impossibile” – dice il consigliere Franco Laimo. “Svariate lamentele e continue segnalazioni giungono da parte di cittadini residenti, che si sentono “scippati” di un pubblico diritto”.
I consiglieri hanno deciso di verificare lo stato dei luoghi e la titolarità e, se la via è stata dichiarata pubblica, attivarsi per il ripristino dell’accesso. In tal senso, una nota è stata inviata alla Polizia municipale e all’assessora Dafne Musolino.
Questa poi ….la dice lunga sul DEGRADO MORALE (o IGNAVIA degli “pseudoamministratori”) della città in agonia!Non credo ci siano altrove, personaggioni a cui viene concesso di chiudere accessi a vie PUBBLICHE (vedi sentenze giudiziarie!) A Messina é ….ordinaria disobbedienza alle Autorità costituite; e queste ultime, come agiscono? forse, volgono lo sguardo altrove. Se non si STRONCANO tali comportamenti “rurali”,la città rimarrà come VERMINAIO!!!!!!!!!!
Bene il giudice ha stabilito che via Nicaragua è pubblica, ma la catena che ostruisce il passaggio è ancora là. In Italia è una cosa normalissima, come d’altronde quando uscendo da casa una persona occupa la casa di proprietà e, purtroppo ,cosa che capita solo in Italia,il proprietario si può dimenticare di quella sua casa che ha pagato con il lavoro di anni. Ringraziamo il diritto ,la Giustizia Italiana, di queste schifezze.
Tanto a Messina ognuno fa come gli pare…….mah sempre peggio!
Perche’ in via Nicaragua non si organizza una postazione fissa di Vigili Urbani , in modo da reprimere ogni abuso sul nascere ? Visto che la via e’ PUBBLICA ….
Ma è una strada? Un viale una via o un vico???????????? Conduce da qualche parte? O senza sbocco? Perché se NON è un vicolo cieco ha senso questa protesta, altrimenti lasciateli in pace, la curano meglio loro che il comune. Si vede come le altre zone limitrofe a via Brasile sono in stato di abbandono totale.
ma perchè la gente non si fa i fatti propri? Crede a tutte le dicerie di gente invidiosa mascalzona e cerca di fare male a chi si fa i fatti propri. Intanto credo che il comune è in difetto non ha mai fatto niente anzi credo che si è appropriato di qualche metro di terreno quando hanno costruito il quartiere che ora non funziona più. La luce non c’era negli anni trenta se guardate i pali vedete che sono
di ultima generazione. Non vi accanite x 10 metri di terra che effettivamente è di proprietà vi “spilati i iammi” se passate dalla banchina che percorre la strada di via duca degli abruzzi?