Messina violenta, ecco la sentenza definitiva per la gang della movida

Messina violenta, ecco la sentenza definitiva per la gang della movida

Alessandra Serio

Messina violenta, ecco la sentenza definitiva per la gang della movida

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venerdì 03 Marzo 2023 - 07:45

Diventano definitive le condanne dell'operazione Flower. Ma non per tutti

MESSINA – Diventano definitive le condanne dell’operazione Flower, l’inchiesta della Squadra Mobile contro la gang messinese che teneva sotto scacco i locali della movida cittadina, imponendo la propria guardianìa a suon di pestaggi.

avv salvatore silvestro
L’avvocato Salvatore Silvestro

La Corte di Cassazione nella tarda serata di ieri ha deciso: rigettati tutti gli appelli degli imputati. Ma c’è una eccezione, eclatante. La Suprema Corte ha infatti dato ragione all’avvocato Salvatore Silvestro, difensore di Kevin Schepis, e ha annullato per lui la condanna, rinviato gli atti per un nuovo processo d’appello. Schepis era stato condannato a 11 anni e 4 mesi, la pena più alta alla fine del processo perché è proprio lui, secondo gli inquirenti, l’elemento di spicco della gang.

Le condanne

Ecco il verdetto emesso dalla Corte d’Appello nel 2021, che diventa ora definitiva. I giudici di secondo grado avevano concesso lievi sconti di pena agli imputati, rispetto alle condanne decise in primo grado col rito abbreviato, ma confermato le responsabilità di tutti: 7 anni 4 mesi a Giuseppe Esposito, 9 anni e 10 mesi a Giovanni De Luca, 9 anni e 4 mesi a Giovanni Lo Duca, 5 anni a Domenico Mazzitello e Vincenzo Gangemi. Verdetto confermato integralmente per Andrea Fusco (1 anno e 4 mesi), Eliseo Fiumara (6 anni e 4 mesi), Antonino Rizzo, Placido Arena e Cristian Messina (1 anno e 10 mesi). La condanna a 3 mesi e 10 giorni di Giuseppe Cardia è stata trasformata in appello in una multa. Impegnati nelle difese anche gli avvocati Antonello Scordo, Giuseppe Carrabba, Tino Celi e Giuseppe Bonavita.

Il boss latitante

Il blitz della Squadra Mobile di Messina risale al 2019. Gli inquirenti tirarono le fila degli ultimi anni di attività dei clan della zona sud, che tenevano sotto scacco anche i locali della movida. La gang di Schepis, secondo l’accusa, rispondeva al boss Lo Duca (entrambi nella foto d’apertura). Alla retata sfuggì Giovanni De Luca, che si diede alla latitanza ma venne catturato dagli agenti un anno dopo .

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