E' successo sul viale san Martino in serata, tra due gruppi di motociclisti è scoppiata una violenta litte a bottigliate. In nottata gli interrogatori della Polizia
Sono stati trasportati in caserma e interrogati alcuni dei motociclisti coinvolti nella violentissima rissa tra “bande” avvenuta stasera sul viale San Martino. Il bilancio è di un ferito grave, una donna di circa 40 anni ricoverata al Piemonte per accertamenti.
Gli agenti delle Volanti, nella notte, hanno ascoltato diversi testimoni e alcuni dei presunti protagonisti, e probabilmente in poche ore potrebbero scattare i primi fermi.
Quando sul posto sono arrivate le pattuglie di diverse forze dell’Ordine, tra i tavolini del locale teatro della rissa c’era ancora qualcuno che se le dava di santa ragione.
In corso di accertamento l’accaduto ma stando ai primi riscontri pare che tra due gruppi di motociclisti sia iniziata una lite nel tardo pomeriggio, degenerata e proseguita in serata, nel locale. I coinvolti si sono affrontati a colpi di bottiglie e bastoni e ad avere la peggio è stata la donna, ferita gravemente nel tentativo di difendere il marito.
E’ davvero un pessimo segno dei tempi. Troppa violenza. E la gioventu’ di oggi è spesso troppo fragile per sopportare questi avvenimenti. La cosa peggiore, poi, è che queste gangs, ci renderanno difficile vivere bene e nella piena legalità, il nostro tempo. Per questo esse vanno efficacemente, ma sempre nella piena legalità, messe in sicurezza. Questi esseri vanno messi a lavorare per il bene della collettività, a spazzare le strade, a tenere pulita la nostra terra. Costoro non devono piu’ avere il tempo per fare i bulletti da quattro soldi. Le loro moto serviranno, a pagare una parte dei danni fatti. Ma deve essere impedito loro di fare ulteriore danno alla collettività. In altre parole : questa gentaglia, deve capire che siamo noi , la gente qualunque, gli onesti cittadini, ad essere i veri padroni della città, Noi, che crediamo nella legge, nella democrazia e nella tolleranza. Noi che crediamo nel valore dell’uomo.
Credo che quelli coinvolti nella rissa non siano tanto giovani.
Fatti simili erano già stati PREVISTI (perche accaduti in altre parti più “civili” rispetto al FAR WEST che GIA’ da molti anni è divenuta Messina (quando mai un cives avrebbe potuto PENSARE di chiudere uno spazio PUBBLICO ed annetterselo, in barba ad ogni principio di legalità? eppure a Messina si “NICCHIA”!!!!).
Fatti simili sono celati nel VERMINAIO: basti ricordare cosa diventa codesta città con la “clandestinità-tollerata” delle morti per OMICIDI STRADALI, con le competizioni ippiche anche diurne, con circolazione di moto-e-veicoli fuori da ogni regola -bollo,assicurazione e revisioni!
E’ da IMBECILLI sperare che la CANAGLIA si civilizzi in tempi brevi,né che si ipotizzi un livello socio-culturale per Messina, ineluttabilmente destinata ad essere una “delenda”località subdolamente VIOLENTA.A ben vedere, quanti DOMANI saranno gli “pseudomessinesi” sono i presenti ,che vengono MANTENUTI dal crimine e/o dalla CRIMINALE ASSISTENZA-MANTENIMENTO dello Stato; i VERI MESSINESI si sono allontanati da codesta città-verminaio.Chi ha optato di rimanerci……. DATE LORO UN ALTRO EPITETO ma non “cittadini messinesi”!!!!Oggi,questa è Messina e me ne vergogno!
divieto assoluto per tutta la vita di guidare e possedere motociclette, interdizione dai pubblici locali e centri di raduno per tutta la vita; la cosa peggiore è che molti di loro sono padri di famiglia che vergogna
Si riproducono. La cosa peggiore é che si riproducono velocemente.
Cosa c’entra il possesso di una moto con la rissa? I proprietari di auto sono migliori? E quelli di biciclette? Piuttosto se, come probabile, la lite è partita dai social, interdizione perpetua al possesso di un cellulare
Quasi, quasi, era meglio la zona rossa… Messina sembra “a’ città babba”, invece è una città da vergognarsi perché abitata e frequentata sempre più da simili personaggi ed interpreti (a proposito: notizie delle bravate minorenni di Piazza Municipio? Hanno ripagato dei danni creati? L’esempio è fondamentale per evitare comportamenti futuri ben diversi e peggiori).