L'ennesimo appello anche dall'associazione vicina all'ex giunta Accorinti
“Presidente, con tanti altri cittadini, gruppi, associazioni, anche noi firmatari di questa lettera chiediamo di non ricostruire il muro che era il vecchio teatro in fiera”. Messinaccomuna si rivolge al vertice dell’Autorità Portuale.
“Alle ruspe, e ai loro operatori, che hanno restituito la visione del mare nel centro della città – dicono i rappresentanti del laboratorio di partecipazione – vorremmo dare un premio perché con un gesto semplice (demolire è più facile e meno costoso che costruire e in casi come questo vale molto di più) hanno ridato a noi cittadini una prospettiva bella e immediata. Bella perché la vista dello Stretto è un immagine che tutti noi abbiamo e sentiamo dentro e ci era stata negata, forse avevamo dimenticato la bellezza di quello scorcio ma è bastato rivederla per sapere che è nostra e ci appartiene e adesso se anche lei si schiera con i messinesi possiamo riaverla. Non possiamo sostituirci a lei ma siamo pronti a fare la nostra parte per condividere le responsabilità di una scelta inusuale e forse difficile che in città ha già qualche precedente ma non di questa importanza”.
Messinaccomuna avvierà una petizione, “che ci auguriamo trovi la massima accoglienza in città e siamo pronti a chiedere alla Regione che venga apposto un vincolo di carattere paesaggistico, il Piano Paesaggistico fornisce indicazioni che orientano al recupero dei valori del paesaggio, e questo importante gesto che oggi si può compiere, va certamente in questa direzione. Chiediamo a tutte le forze politiche messinesi e ai nostri rappresentanti in Regione un intervento normativo immediato e urgente a tutela dell’affaccio a mare della nostra città: riprendiamoci il nostro mare”.
“Sappiamo che oltre l’emozione per la bellezza ritrovata, anche se ancora solo intravista, ci sono aspetti pratici concreti. Sappiamo che una pubblica Amministrazione deve sempre valutare l’interesse pubblico prevalente fra la sospensione o la prosecuzione dei lavori e può fermare un appalto. Sappiamo anche che fermare questo appalto ha un costo il cui ordine di grandezza è probabilmente non lontano da un milione di euro ma siamo certi che è un prezzo che tutti vogliamo pagare. Sono circa 4 euro per ogni cittadino; lanciamo una sottoscrizione pubblica per iniziare a riconquistare il nostro affaccio a mare e con questo speriamo anche una nuova prospettiva per la nostra martoriata città”.
L’ultimo appello rivolto a Mega: “Non si tiri indietro presidente, non abbia paura. È un gesto importante per Messina e certamente una delle azioni migliori che lei potrà compiere durante il suo mandato. Ci schieriamo con lei in questa piccola rivoluzione e le auguriamo di fare un buon lavoro che per una volta non sarà di cemento e ferro ma di luce, aria e mare”.
Ma se é stato firmato un contratto x abbattere e ricostruire.
Sono stati spesi molti soldi x fare un progetto.
È stato portato a termine un complesso iter progettuale.
Adesso…..fermiamo tutto, si andrá in causa, si perderà la causa, e si saranno spesi inutilmente soldi pubblici.
Dovevate pensarci prima, molto ma molto prima.
Adesso é troppo tardi.
A parte che ci si doveva pensare prima, no a lavori già iniziati e quindi con impegni già presi, i veri impedimenti che rovinano l’estensione della passeggiata a mare sono i locali dell’ex Irrera a mare e i cancelli che chiudono l’area.
Libera stampa in libera società. Ogni opinione, a parte i noti estremismi (nazismo e patologie simili…) ha diritto esprimersi e merita rispetto. Dico la mia: il teatro finalmente si costruirà. E meno male.
Ma non credo che riadattare un altro padiglione della fiera in particolare quelli verso l’ingresso dei mezzi per imbarcarsi che consentirebbero anche l’ingresso ed il relativo parcheggio dei mezzi dei dipendenti dell’autorità portuale comporterebbe lo stravolgimento finanziario delle finanze pubbliche. Rendere fruibile quella zona come prolungamento della passeggiata a mare sarebbe fantastico.
Tanto qualunque cosa decidano di fare riusciranno a rovinare uno dei paesaggi più belli d’Italia. A Messina i nostri potenti sono insuperabili
Demolito tutte le baracche di fondo fucile e il progetto del teatro in fiera venga costruito li senza che nessuno ci rimetta nulla,chiamatelo pure teatro in Fiera basta che la città riaquisti bellissimo panorama🌈
Eliminare anche gli orribili padiglioni che di artistico (nonostante l’assurdo vincolo) hanno ben poco. Abbattere anche ingresso (anche se già restaurato) perchè è veramente una coltellata al cuore. Raderere tutto al suolo (tutto!!!) e fare un bel giardino a mare… come era prima del terremoto. La sede dell’autorità portuale possono altrove.