Tirrenoambiente comunica che l’impianto di Mazzarrà sarà funzionante anche domenica per consentire a Messinambiente di superare l’emergenza

Sono bastati due giorni di fermo per far sprofondare la città in qualcosa di molto vicino ad un’emergenza rifiuti. In particolare nelle periferie le “montagne” di spazzatura quasi sommergono i cassonetti, col risultato che troppo spesso tutto finisce avvolto dalle fiamme. Incendi pericolosissimi per la tossicità del fumo sprigionato. I lavoratori di Messinambiente hanno tentato fino all’ultimo di evitare disagi alla cittadinanza, ma al culmine della protesta hanno sospeso per due giorni il servizio di raccolta, per fortuna ripreso dopo i primi chiarimenti arrivati sull’asse Palermo-Messina con ultimo “portavoce” il commissario dell’Ato3 Ruggeri. Adesso, tornata “più o meno” la calma in casa Messinambiente (ma quanto durerà, viste le tante incognite?) grazie alla notizia del via libera alla proroga da parte della Regione, resta il problema più urgente: superare l’emergenza, liberare la città da queste montagne di rifiuti. Non sono pochi: l’Ato3 fa sapere che si parla di centinaia di tonnellate, mentre a via Dogali si fanno gli straordinari (anche tripli turni) a fronte, però, di un parco macchine obsoleto che non consente di andare oltre certi limiti.

Per venire incontro alle esigenze di Messinambiente, la società che gestisce la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea, la Tirrenoambiente, ha comunicato che dalle 5 alle 8 di domani, domenica 29 maggio, manterrà aperto l’impianto proprio per consentire ai mezzi di Messinambiente di conferire, «alla luce dei disagi presenti in città a causa dell’agitazione dei dipendenti». La società sottolinea che di norma la discarica è chiusa l’ultima domenica di ogni mese per consentire ai tecnici di provvedere alle operazioni di manutenzione di trituratori, vaglio rotante, compattatori.