Dal Comune nessuna certezza, continua la protesta degli operatori. L'immondizia resta per strada

Dal Comune nessuna certezza, continua la protesta degli operatori. L’immondizia resta per strada

Francesca Stornante

Dal Comune nessuna certezza, continua la protesta degli operatori. L’immondizia resta per strada

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mercoledì 27 Gennaio 2016 - 00:07

Un'attesa lunghissima per l'intera giornata, poi la riunione in serata a amministrazione e sindacati, alla fine una fumata nera: nessuna garanzia su quando verranno pagati gli stipendi, anche se c'è l'impegno di chiudere tutto entro venerdì. Ialacqua e il liquidatore Calabrò lo hanno dovuto comunicare ai lavoratori in protesta a oltranza, resta ferma la raccolta.

Lo hanno detto chiaramente: le promesse o le rassicurazioni non servono più a niente. Adesso servono certezze. E nel frattempo la città rischia di piombare in una nuova e drammatica emergenza rifiuti. Terzo giorno di protesta per i lavoratori di Messinambiente che da lunedì mattina hanno chiuso i cancelli dell’autoparco di via Salandra bloccando tutti i servizi di raccolta. Dalle 14 di lunedì la spazzatura è rimasta nei cassonetti, sono saltati tutti i turni e lo stesso è accaduto ieri. Altre 24 ore di stop, altre 24 ore che peseranno come un macigno sulle condizioni igienico sanitarie della città. Al momento quel che è peggio è che non si sa quando torneranno in servizio. Ieri, per senso di responsabilità, tutti insieme hanno deciso di far uscire solo pochi mezzi per garantire un minimo di servizio essenziale. Sono stati ripuliti i cassoni del Policlinico e quelli esterni ai mercati cittadini, ma niente di più. Uno sciopero a oltranza senza regole e senza controllo, l’autoparco di via Salandra occupato, la rabbia che non si placa e le preoccupazioni che crescono ogni giorno di più.

Quella di ieri è stata una giornata lunga e ancora una volta trascorsi appesi a un filo di speranza. Si aspettavano notizie dal Comune, si aspettava che il vicesindaco Guido Signorino e il Ragioniere generale Antonino Cama comunicassero ufficialmente di aver risolto il problema legato all’attivazione del sistema informatico per la contabilità di Palazzo Zanca e dunque di essere pronti a versare nei conti di Messinambiente i soldi necessari a pagare lo stipendio di dicembre ai dipendenti della società. Ieri pomeriggio poi il comunicato stampa apparso sul sito del Comune: «La Ragioneria Generale del Comune di Messina ha comunicato al sindaco, Renato Accorinti, che in data odierna si sono sbloccate le procedure tecniche e finanziarie con la Tesoreria. Ciò consentirà il pagamento dei mandati degli stipendi dei lavoratori al massimo entro venerdì 29 secondo un ordine di priorità». Poche righe, stringate, che hanno messo in subbuglio i sindacati che hanno immediatamente cercato di capire quale fosse l’ordine di priorità, considerato che in pagamento ci sono anche gli stipendi dei dipendenti comunali e le famose fatture per le cooperative dei servizi sociali. Alle 19.30 i rappresentanti sindacali sono stati convocati a Palazzo Zanca per fare il punto della situazione, speravano di poter portare buone notizie in autoparco, ma ancora una volta nulla perché in realtà solo oggi la Tesoreria scioglierà le riserve sui fondi richiesti dal Comune. Dunque serve ancora tempo. L’assessore Daniele Ialacqua non è riuscito a dare notizie più chiare perché queste le indicazioni giunte dall’area finanziaria. Ialacqua si è poi recato in autoparco insieme al liquidatore di Messinambiente Giovanni Calabrò, hanno provato a spiegare agli operatori la situazione, ma il clima era ed è rimasto tesissimo, anche perché fino ad oggi ogni promessa è stata infranta.
Quel che è certo è che la protesta continua. E l’emergenza aumenta.

Francesca Stornante

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