Scade oggi il contratto di consulenza di Raphael Rossi, braccio destro del liquidatore di Messinambiente Alessio Ciacci, amministrazione comunale e società devono tirare le somme di questi mesi di lavoro. Ordine e disciplina in azienda, ecco i numeri delle sanzioni e i motivi per cui i dipendenti sono stati puniti.
Lo avevano annunciato ormai diversi mesi fa: “Pugno duro dove serve, smantellare tutto e ricominciare”. Erano queste le intenzioni del liquidatore di Messinambiente Alessio Ciacci e del suo braccio destro Raphael Rossi, due mesi dopo aver preso il timone della società che si occupa della gestione rifiuti in città. Adesso di mesi ne sono passati sei, è tempo di bilanci e di valutazioni, proprio oggi scade il contratto che ha legato Rossi a Messinambiente, con l’incarico di fornire “supporto tecnico riorganizzazione attività aziendale per il conseguimento degli obiettivi posti dal Liquidatore” e bisognerà decidere il da farsi per il prossimo futuro. Il pugno duro però è stato usato davvero. Il cambio di governance voluto da Ciacci ha imposto regole precise, trasparenti e rigide, si è cercato di mettere ordine e disciplina, sono stati avviati strumenti di monitoraggio e controllo con l’approvazione di un nuovo Codice di comportamento redatto dall’Ufficio personale. Inevitabilmente però sono scattati provvedimenti e sanzioni che hanno punito i lavoratori indisciplinati.
A parlare sono i numeri In questi mesi sono stati somministrate ai lavoratori: 61 diffide a non ripetere un comportamento sbagliato, 9 rimproveri scritti, 27 multe e 3 sospensioni dal servizio. A provocare le sanzioni comportamenti che hanno violato le regole previste nel codice. In particolare sono stati puniti dipendenti non trovati a casa alle visite mediche mandate a domicilio durante le malattie, che hanno assunto comportamenti scorretti nei confronti dei cittadini alle isole ecologiche, che non hanno rispettato le direttive dei superiori. Rilevate anche negligenze che hanno comportato danni (ad esempio incidenti in autoparco), eccessi di velocità alla guida dei mezzi, assenze dal lavoro ingiustificate e non comunicate all’azienda, soste ingiustificate durante il servizio, tante mancate timbrature. Le nuove regole, nate soprattutto dall’esigenza di migliorare il servizio, stabiliscono anche che quei dipendenti che debbono sorvegliare la corretta esecuzione del servizio e non lo fanno sono anche loro passibili di sanzioni. Compiti chiari, regole nette e purtroppo anche sanzioni che visto che stabilite dal Codice, non lasciano spazio ad arbitrio o preferenze.
Per il commissario Ciacci un’azienda che vuole strutturare un servizio pubblico serio ed efficiente deve inevitabilmente valorizzare la formazione, la motivazione del personale e la comunicazione ma deve, come in ogni buona famiglia, condividere regole chiare che fanno scattare automaticamente dei provvedimenti. “Su alcuni temi abbiamo precisato che occorre essere inflessibili cioè l’etica, la prevenzione infortuni e la cura delle attrezzature. Le sanzioni sono senza dubbio l’ultima spiaggia nella relazione tra azienda e lavoratore ma servono proprio ad evitare e prevenire comportamenti scorretti, disattenzioni o mancanza di responsabilità”. Ciacci però continua ad essere fiducioso e, come scrive sull’ormai consueto diario, “sempre più persone stanno cogliendo questo momento, questa svolta, come un’opportunità irripetibile per dimostrare la validità dell’azienda e dedicano passione e tempo, anche oltre gli orari di lavoro, a costruire progetti, ad alimentare la speranza di una città migliore, più pulita e con un’attenzione maggiore al futuro e alla sostenibilità”.
Sul fronte del servizio reso bisogna ancora lavorare tanto. Nelle ultime settimane è cessata l’emergenza che ha caratterizzato i mesi estivi regalando situazioni invivibili e spesso ai limiti della decenza. Restano i problemi finanziari perché le somme corrisposte alla società sono sempre inferiori a quanto realmente servirebbe per gestire il servizio in modo completo. Ma questa non è una novità, in passato anche l’ex commissario Armando Di Maria trascorreva buona parte delle sue giornate a Palazzo Zanca reclamando risorse per far andare avanti Messinambiente. Dunque si va avanti, anche con progetti ambiziosi che spesso sembrano lontani dalla realtà quotidiana con cui ci si scontra. I tempi però sono maturi per tracciare i primi bilanci e capire se questa è davvero la strada giusta da seguire.
Francesca Stornante
lA NOE’ NON PROTESTA????????
lA NOE’ NON PROTESTA????????
9 rimproveri scritti, 27 multe e 3 sospensioni
Incredibile: in un’Azienda privata delle stesse dimensioni nemmeno in 20 anni sarebbero arrivati a questi numeri.
Occorreva qualcuno che venisse da fuori Messina per far rispettare … l’etica professionale ???
9 rimproveri scritti, 27 multe e 3 sospensioni
Incredibile: in un’Azienda privata delle stesse dimensioni nemmeno in 20 anni sarebbero arrivati a questi numeri.
Occorreva qualcuno che venisse da fuori Messina per far rispettare … l’etica professionale ???
Solidarietà ad assenteisti e rubastipendio ! Protestate contro Accorinti che vi obbliga a lavorare…
Solidarietà ad assenteisti e rubastipendio ! Protestate contro Accorinti che vi obbliga a lavorare…
La risposta è si.
Tristemente si.
Purtroppo molte persone non si rendono conto di quanto sia difficile il lavoro di Ciacci.
Tenga presente che sospensioni a parte credo che gli altri provvedimenti non faranno né caldo né freddo a certa gente.
È questione di tempo comunque perché le brave persone ci sono anche li.
Fatica, lavoro e pazienza.
Salvatore
La risposta è si.
Tristemente si.
Purtroppo molte persone non si rendono conto di quanto sia difficile il lavoro di Ciacci.
Tenga presente che sospensioni a parte credo che gli altri provvedimenti non faranno né caldo né freddo a certa gente.
È questione di tempo comunque perché le brave persone ci sono anche li.
Fatica, lavoro e pazienza.
Salvatore
Tenga in oltre presente che questi numeri si rifanno alle violazioni riscontrate e rilevate.
Provi ad immaginare quante ne possano essere sfuggite, visto il clima di “cameratismo”.
Salvatore
Tenga in oltre presente che questi numeri si rifanno alle violazioni riscontrate e rilevate.
Provi ad immaginare quante ne possano essere sfuggite, visto il clima di “cameratismo”.
Salvatore
Nell’articolo più volte si ripete “purtroppo sanzioni”, ma le sanzioni scattano se ci sono i comportamenti scorretti.
Quindi è giusto che ci siano e che vengano applicate.
Chi fa il suo lavoro non ha nulla da temere.
Nell’articolo più volte si ripete “purtroppo sanzioni”, ma le sanzioni scattano se ci sono i comportamenti scorretti.
Quindi è giusto che ci siano e che vengano applicate.
Chi fa il suo lavoro non ha nulla da temere.
La sciatteria e la negligenza di alcuni lavoratori si ripercuote inevitabilmente su colleghi e cittadini, i quali ,pagando le relative tasse , mantengono una caterba di fannulloni
La sciatteria e la negligenza di alcuni lavoratori si ripercuote inevitabilmente su colleghi e cittadini, i quali ,pagando le relative tasse , mantengono una caterba di fannulloni
Bene così!
Bene così!
Solite storie all’italiana. Ben venga il pugno di ferro, è inaccettabile quello che si permettono di (non) fare alcuni “lavoratori”. L’imposizione di una ferrea disciplina è l’unico modo per contrastare chi si comporta male, e, indirettamente, per fare giustizia verso chi lavora davvero.
Solite storie all’italiana. Ben venga il pugno di ferro, è inaccettabile quello che si permettono di (non) fare alcuni “lavoratori”. L’imposizione di una ferrea disciplina è l’unico modo per contrastare chi si comporta male, e, indirettamente, per fare giustizia verso chi lavora davvero.
possiamo avere un ciacci per ogni struttura comunale???
Le cose da fare sono tante… pero’ da cittadino il lavoro fatto per adesso in atm e anche su messina ambiente sta dando i suoi frutti..
è davvero bellissimo spero in un futuro migliore…
era ora§!
possiamo avere un ciacci per ogni struttura comunale???
Le cose da fare sono tante… pero’ da cittadino il lavoro fatto per adesso in atm e anche su messina ambiente sta dando i suoi frutti..
è davvero bellissimo spero in un futuro migliore…
era ora§!
In tutte le aziende che si rispettino ci sono sanzioni, lettere di richiamo ecc ecc.
L’anomalia sta nel fatto che in tutti questi anni le situazioni di indisciplina venivano risolte nello “spogliatoio” tipo calcio… Ma la cosa veniva gestita con il metodo figli e figliastri… Sono spesso testimone e confermo che gli operatori di messina ambiente l’85% sono dei veri professionisti è solo una piccola minoranza che ancora come si dice in gergo “si Annaca”. Basta metterli di fronte alla realtà o lavori oppure ritorni a delinquere…
In tutte le aziende che si rispettino ci sono sanzioni, lettere di richiamo ecc ecc.
L’anomalia sta nel fatto che in tutti questi anni le situazioni di indisciplina venivano risolte nello “spogliatoio” tipo calcio… Ma la cosa veniva gestita con il metodo figli e figliastri… Sono spesso testimone e confermo che gli operatori di messina ambiente l’85% sono dei veri professionisti è solo una piccola minoranza che ancora come si dice in gergo “si Annaca”. Basta metterli di fronte alla realtà o lavori oppure ritorni a delinquere…
Chiamate i sindacati. Questi qui vi vogliono far “lavorare”. È una vergogna!
Chiamate i sindacati. Questi qui vi vogliono far “lavorare”. È una vergogna!
e clara crocè non dice niente???
e clara crocè non dice niente???
Abbiate pazienza lavoratori sanzionati, a breve riceverete l’appoggio della xxxxxxxxxx, che tanto spesso ha vegliato il vostro giusto sonno.
Salvatore
Abbiate pazienza lavoratori sanzionati, a breve riceverete l’appoggio della xxxxxxxxxx, che tanto spesso ha vegliato il vostro giusto sonno.
Salvatore
sarebbe ora che la cgil dichiarasse uno sciopero generale contro chi vuole fare lavorare i”poverini” oberati da malattie,bruschi risvegli e rigurgiti di vario tipo.Intervenga anche il tibetano apportando altre sinergie dalle partecipate per ingrossare il numero dei “poverini”e creare un fronte comune contro Ciacci “lo sfruttatore” dei poverini.
sarebbe ora che la cgil dichiarasse uno sciopero generale contro chi vuole fare lavorare i”poverini” oberati da malattie,bruschi risvegli e rigurgiti di vario tipo.Intervenga anche il tibetano apportando altre sinergie dalle partecipate per ingrossare il numero dei “poverini”e creare un fronte comune contro Ciacci “lo sfruttatore” dei poverini.
Guardi che Ciacci che si è opposto a qualunque trasferimento in Messina Ambiente e che sta operando come da articolo lo ha voluto proprio il sindaco, e lo ha sostenuto sempre.
Occhio a dire sempre bene o sempre male delle persone.
Va valutato caso per caso.
Io nello specifico posso solo dire grazie a Ciacci.
Salvatore
Guardi che Ciacci che si è opposto a qualunque trasferimento in Messina Ambiente e che sta operando come da articolo lo ha voluto proprio il sindaco, e lo ha sostenuto sempre.
Occhio a dire sempre bene o sempre male delle persone.
Va valutato caso per caso.
Io nello specifico posso solo dire grazie a Ciacci.
Salvatore
Ed io che credevo “l’ultima spiaggia” fosse il licenziamento…
Ed io che credevo “l’ultima spiaggia” fosse il licenziamento…