Atm (Eitìem) passa con troppa facilità dall’italiano all’inglese, escludendo dalla comunicazione chi non conosce la lingua d’origine anglosassone
In principio era il “velocittà”, unione delle parole “veloce” e “città”. Prima dell’avvento del tram, era la linea 28 che faceva un percorso simile in centro città.
Con la nuova Atm, invece, la linea portante è la 1, un percorso che va addirittura da Giampilieri a Torre Faro, chiamato… “shuttle”, che nei primi giorni era stato scritto in modo errato “schuttle” e viene rigorosamente pronunciato “sciattol”, in modo molto diverso dall’originale inglese.
Messina’s shopping line
La nuova linea? La “Messina’s shopping line”. Vuoi “saltare” su? Jump on! Così è scritto sulla livrea del bus elettrico, anzi dell’electric bus. Piazza Cairoli e viale San Martino sono shopping street. L’unica parola italiana è “cardioprotetto”.
Le nuove pensiline? “This is Messina”, probabilmente ritenendo che l’italiano o peggio il dialetto messinese (che orrore!) sarebbero stati troppo provinciali.
Nella nostra città, purtroppo, il turismo stanziale è ancora a livelli minimi e i servizi Atm sono utilizzati in gran parte da messinesi o, comunque, da italiani. Così si rischia di escludere dalla comunicazione i tanti che non conoscono la lingua d’origine anglosassone.
L’inglese è la lingua internazionale, un “aiuto” ai turisti male non fa ma l’impressione è che in questo caso si stia esagerando.
E’ certo che gli stranieri comprendano anche “bus elettrico”, senza la necessità che si scriva “electric bus”, ed è altrettanto vero che molti amano la cultura e la lingua italiana e sono disposti a fare uno sforzo per comprendere le informazioni base.
La doppia dicitura, in italiano e inglese, sarebbe stata più efficace.
Una cattiva abitudine diffusa
Ma non è solo un modus operandi da parte di Atm. In tutta Italia (diversamente da quanto avviene in altre nazioni latine) gli anglicismi spopolano. Alcuni sono anche utili per arricchire la lingua, molti non fanno altro che sostituire senza motivo parole già esistenti.
Basti dire che l’Rds Summer Festival (e non sia mai Festival estivo Rds) è sold out, fino a qualche anno fa sarebbe stato tutto esaurito. O che ogni premio è diventato award, che vuol dire né più né meno che premio, solo che a volte anche chi organizza non lo sa e pubblicizza il “Premio Award“, cioè il “Premio Premio”, come fosse una battuta di Nino Frassica.
Lo scorso 18 aprile, a Messina, il primo scalo della nave da crociera Msc World Europa. La cerimonia viene denominata maiden call, che vuol dire letteralmente chiamata vergine e viene usata nell’accezione di primo scalo o viaggio inaugurale. Chi vuoi che sappia cosa significa maiden call? Così anche i giornalisti, senza porsi domande (e dovrebbe essere la prima regola), pensano che sia il nome della nave e scrivono che a Messina arriva la maiden call. Cioè a Messina arriva il primo scalo, di cosa non si sa.
Verso Messina Services Common Good?
Al Comune di Messina si adeguano pienamente alla cattiva abitudine. Qualche esempio? Green Events, perché Eventi Verdi o Ecologici sarebbe stato troppo complicato; Messina RestArts, perché Messina RipArte era banale, Messina Social City, perché Messina Città Sociale avrebbe fatto ridere.
Ma in realtà sono molti di più. Social City è antesignana, Atm è in fase di passaggio a Eitìem, attendiamo fiduciosi l’arrivo di Messina Services Common Good, Eimam (the water’s company), Eirismi (the house’s agency) and Messina’s Assets.
Il giornalista Marco Ipsale uno di noi🤩..SUPER,ARCI,MEGA BRAVISSIMO!!!!!!!👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏 Standing ovation per restare in tema 🤣 per questo ECCELLENTE giornalista!!!!!!
Strano che al capolinea del tram non abbiano scritto “aranciainis” and “pitones”. In Francia dove esiste un forte senso di appartenenza culturale non sarebbe stata permessa questa cosa.
Noi che non sappiamo bene chi siamo ci aggrappiamo a certe forme estreme di esterofilia convinti facciano figo ottenendo l’effetto contrario.
Toc toc qualcuno sa chi siamo, che forma abbiamo e cosa vogliamo diventare esattamente?