Il Presidente di MessinaServizi sul regolamento che ha aiutato la città e l'azienda. Nel 2021 prevede che si possa ancora migliorare
Pippo Lombardo intervistato sull’operato di MessinaServizi, di cui è presidente, ha tracciato un bilancio più che positivo del 2020, trend che continuerà a crescere nell’anno da poco iniziato. Il presidente ha poi ripercorso le scelte effettuate nei mesi scorsi per arrivare al regolamento del 6 luglio 2020 che ha portato novità, qualche polemica, ma sicuramente dei risultati.
Come si è arrivati al nuovo regolamento di MessinaServizi per lo smaltimento degli ingombranti (spiegato qui nel dettaglio) e molte delle novità in esso contenuti?
La situazione non era buona, c’erano molte ditte in nero. Un sottobosco di gente che lavora al di fuori della legge, come succede in altri settori. Persone che lo fanno per necessità, per non rispettare le regole o per ottenere un guadagno maggiore. Nel campo dello smaltimento dei rifiuti chi non è in regola opera senza rispettare le normative e senza rispettare l’ambiente. Le regole non piacciono a tutti, ma sono necessarie affinché ci sia ordine. Con le regole è tutto più semplice, anche per noi di MessinaServizi che possiamo sanzionare eventuali dipendenti che chiudevano un occhio e lasciavano scaricare di tutto.
Per un privato cittadino ci sono novità? Limitazioni per il conferimento delle utenze domestiche?
Con la scusa del conferimento domestico alcuni venivano a conferire rifiuti ingombranti anche ogni giorno, probabilmente spacciando quelle che erano conferimenti di aziende per conferimenti domestici. Regolamentare gli accessi, ad un massimo di cinque conferimenti all’anno per gli ingombranti, è stato necessario per ovviare a questo problema. I rifiuti riciclabili possono essere portati nei centri di raccolta; in alternativa per i rifiuti ingombranti, per un massimo di tre pezzi, può essere richiesto il ritiro a domicilio attraverso il numero verde. Se parliamo invece di quantità che superano la tonnellata raccomandiamo l’affidamento ad una ditta specializzata, assicurandosi che sia iscritta all’Albo Nazionale Gestori Ambientali.
Nel regolamento siete andati oltre, creando un Albo dei Conferitori. Quali sono i vantaggi?
Nel nostro Albo dei Conferitori, visibile sul sito, i cittadini potranno trovare tutte le ditte che rispettano i requisiti di legge e inoltre per le ditte ci saranno delle scontistiche. La convenzione permette uno sconto del 10% sui rifiuti ingombranti legnosi, sul prezzo di 210€ a tonnellata. Mentre se parliamo di rifiuti quali stralci e potature lo sconto è del 15% sui 125€ a tonnellata per chi non è convenzionato.
Ma alla fine cosa rischia chi non rispetta le regole?
Intanto va specificato che per l’abbandono o smaltimento non corretto dei rifiuti paga sia il produttore, chi produce i rifiuti, e anche la ditta che si è occupata dello smaltimento. Il gioco non vale la candela, si risparmiano forse 100 o 200€, rischiando una sanzione amministrativa che può variare fino a migliaia di euro. Il problema grande è che si incorre in un procedimento penale.
Quali sono gli effetti concreti che scaturiscono da questo nuovo regolamento?
Il servizio sta dando buon riscontro, già solo nel semestre passato abbiamo raccolto 50mila euro di conferimenti a pagamento. Denaro che non solo finisce nel bilancio della società MessinaServizi Bene Comune, ma che è stato tolto a chi smaltiva in nero. Un altro dato importante è che conferendo i rifiuti correttamente c’è meno abbandono per le strade, migliorando il decoro urbano. Inoltre questo ci permette di non sprecare energie e risorse andando a ricercare e pulire zone della città in cui venivano accatastati rifiuti. Il dato è in continua crescita: sempre più soggetti vengono a conoscenza del servizio e molte ditte si convenzioneranno. Presumiamo che nel 2021 la cifra raccolta salirà a 200mila euro.
Per quanto riguarda i dati sul conferimento dei rifiuti ingombranti cosa ci può dire?
Gli ingombranti raccolti nel 2020 sono stati circa 4mila tonnellate. In questo numero oltre ai conferimenti a pagamento rientrano anche i normali cittadini che smaltiscono attraverso i loro cinque conferimenti annui gratuiti e i ritiri a domicilio. Questi ultimi, tramite numero verde, li abbiamo calcolati in circa 1500 al mese.
Sappiamo che qualcuno si è lamentato sia degli strumenti che del metodo. Può dirci di più?
Lamentele ne riceviamo parecchie anche se tengo a precisare che nessuno ha impugnato l’atto e che tutte le ditte che vengono a smaltire i rifiuti stanno rispettando il regolamento.
Molti si sono lamentati che il numero verde non funziona, ma in realtà alcuni soggetti non erano in regola con la TARI, questo è un filtro preliminare per svolgere il servizio.
Altri invece ci hanno accusato di utilizzare un metodo ‘mafioso’, solo perché consigliamo di servirsi di alcune ditte da noi indicate. Ci tengo a precisare che non c’è alcun obbligo di conferire con le ditte convenzionate, noi chiediamo solo di assicurarsi che le ditte siano in regola e siamo sicuri che quelle del nostro Albo Conferitori lo sono.
Domande concrete, risposte……non si è capito nulla…!!