Il neo assessore Bartolotta a tu per tu con i vertici di Fs per rilanciare il territorio

Il neo assessore Bartolotta a tu per tu con i vertici di Fs per rilanciare il territorio

Il neo assessore Bartolotta a tu per tu con i vertici di Fs per rilanciare il territorio

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sabato 08 Dicembre 2012 - 09:41

Dal potenziamento delle direttrici ferroviarie Messina-Catania e Messina-Palermo, al mantenimento delle Officine Grandi Riparazioni, sino alla riqualificazione del tratto Zona Falcata–Tremestieri e alla realizzazione della via del mare. Mercoledì incontro con Croce e Alligo per la vicenda Atm. Moderato ottimismo da parte dei sindacati che chiedono di essere coinvolti

Il settore delle infrastrutture e della mobilità è uno dei più caldi a Messina. Che nella nuova Giunta regionale sia stato nominato un assessore messinese, non può che essere utile per la città. I primi incontri sono già stati avviati. A Roma, il neo assessore Nino Bartolotta ha incontrato il presidente di Rfi, Dario Lo Bosco, l’amministratore delegato di Trenitalia, Vincenzo Soprano, e l’ad di Sistemi Urbani Ferrovie dello Stato, Carlo De Vito.

Dalle parti è emersa un’ampia disponibilità per una fattiva interlocuzione per lo sviluppo e il potenziamento dei servizi offerti. L’assessore ha sottolineato la valenza strategica del collegamento ferroviario Messina – Catania – Palermo ed ha chiesto l’impegno al mantenimento di tutte le attività di competenza F.S. in atto nella città di Messina, comprese le Officine Grandi Riparazioni di Gazzi ed i centri direzionali, rilanciando anche la necessità, ormai improcrastinabile, che tali attività siano valorizzate e rientrino nella stipula di un accordo di programma per lo sviluppo strategico della città, anche in riferimento alla riqualificazione e valorizzazione urbanistica, economica, sociale e direzionale della porzione di territorio che si estende dalla Zona Falcata a Tremestieri.

I vertici Fs hanno dichiarato la loro disponibilità ad assumere impegni precisi finalizzati al mantenimento e valorizzazione delle proprie attività nella città dello Stretto, a patto che si instauri una fattiva e costruttiva interlocuzione da parte delle istituzioni locali e regionali interessate dalla problematica.

L’assessore si è impegnato ad avviare una concertazione immediata tra Autorità Portuale, Comune di Messina e Ferrovie dello Stato al fine di pervenire presto alla stipula di un accordo di programma. Accordo di programma che sembrava già vicino per la realizzazione della via del mare, il cui costo ammonta a circa 15 milioni di euro. L’Autorità Portuale ha già inserito nel proprio piano operativo triennale un cofinanziamento di 6 milioni di euro per la costruzione dell’opera. Gli altri 9 milioni dovrebbero provenire da fondi regionali e l’input necessario potrebbe arrivare proprio dal neo assessore Bartolotta.

In merito alla critica situazione economico finanziaria in cui versa l’Atm, poi, l’assessore regionale alle infrastrutture ha convocato per mercoledì 12 il commissario straordinario del Comune, Luigi Croce, e il commissario straordinario dell’azienda, Santi Alligo.

Esprimono soddisfazione i settori trasporti di Cgil, Cisl e Uil per l’incontro tra Bartolotta e i vertici del Gruppo Fs, “ma prima di giungere alla stipula di qualsiasi accordo di programma è necessario, così come ribadito nel corso dell’audizione della commissione “Ponte”, un confronto con la città ed il sindacato. Gli interventi sulle aree FS dismesse, ed il ridisegno di parti importanti della città, sono azioni importantissime in direzione dello sviluppo e del lavoro che non possono che trovare d’accordo il sindacato, ma i progetti di massima, esitati finora dal confronto tra il Comune di Messina ed FS, si basavano tutti sull’avvento del Ponte, e quindi sul ridimensionamento del sistema ferroviario e della stazione di Messina a semplice stazione di transito. La differenza è tutt’altro che trascurabile dato che a Messina, porta della Sicilia, il sistema dovrebbe garantire invece le manovre necessarie a comporre i treni, e dunque se si pensa che il solo fascio binari viene ridotto da 28 a 5 binari si comprende facilmente come in questo modo siano a rischio le operazioni, gli impianti ed i conseguenti servizi e posti di lavoro”.

Il sindacato non vuole ostacolare una operazione così importante come l’avvio del recupero di aree ferroviarie non più utilizzate, ma anzi ne vuole piuttosto essere coinvolto: “E’ indubbio che la città, dopo che il Ponte non è più “imminente”, debba oggi valutare serenamente quale scelta compiere e cosa debba di conseguenza rivedere. Consideriamo importante ed urgente che Messina rilanci così vivibilità, economia e lavoro, ma proprio per questo crediamo che allo stesso modo debba pretendere, a differenza di quanto fatto finora, risposte sul livello dei servizi ferroviari e sul mantenimento degli impianti e dei posti di lavoro. L’assessore Bartolotta parte bene e la presenza del Governo Regionale è per noi indispensabile, ma prima si attivi un confronto regione, comune, azienda e sindacato, sarà utile per comprenderne di più e, soprattutto, gioverà agli interessi della città”.

Un commento

  1. Chiederei al neo assessore di contattare ARENAWAYS, che a suo tempo aveva fatto richiesta al vecchio assessore e da questi snobbata, preferendo farci abbandonare da RFI anzichè creare un concorrente. Vorrei vedere se le ferrovie trovando una minaccia al loro strapotere non cominciano a ripensare le loro politiche in Sicilia.

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