Protesta della Fp Cgil contro la delibera con cui la giunta Accorinti ha approvato il fabbisogno del personale e tracciato la strada del percorso di stabilizzazione del personale precario. Accerchiato il segretario Le Donne che poi ha spiegato perché questa è l'unica soluzione per uscire dal precariato storico.
Per quasi tre ore hanno urlato “vergogna” contro il sindaco Renato Accorinti. Con bandiere e megafono hanno intonato cori, gli hanno chiesto di uscire fuori e di avere il coraggio di guardare in faccia chi ha vissuto tutta la vita da precario e adesso si trova a fare i conti con una stabilizzazione sognata per anni ma che li vedrà impiegati per 14 ore settimanali e con stipendi da fame che si aggireranno tra i 300 e i 400 euro. Poi si sono spostati davanti l’ufficio del segretario e direttore generale Antonio Le Donne che si è ritrovato letteralmente assediato dalla protesta messa in campo dalla Fp Cgil contro la delibera con cui la giunta Accorinti ha approvato il fabbisogno del personale e tracciato la strada del percorso di stabilizzazione del personale precario. Una delibera che fin da subito la Fp Cgil aveva contestato a muso durissimo parlando di un atto che affama circa 180 contrattisti portandoli da 18/24 ore a 14 ore e che ne mette a rischio altri 135 di categoria C (VEDI QUI). “Una vera opera di magia nera quella messa in atto dal Segretario Generale, ha superato anche il Mago di Oz, che per non presentarsi con una delibera a 11 ore, ha pensato di tagliare 135 dipendenti. I nostri legali stanno valutando di adire le vie legali –ha dichiarato la segretaria generale Clara Crocè- per chiedere la condanna del Segretario Generale Le Donne per comportamento antisindacale, considerato che è stata adottata una delibera immediatamente esecutiva”.
Dopo una mattina di caos tra i corridoi di Palazzo Zanca, il segretario Le Donne ha incontrato sindacalisti e lavoratori nell’aula del consiglio comunale. Il segretario ha dovuto alzare la voce per farsi sentire da chi continuava a contestarlo e spiegare che questa è l’unica soluzione per uscire da un precariato ventennale e che comunque ci sarà l’opportunità di aumentare le ore in futuro.
“Se voi uscite dalla condizione di tempo determinato ed entrate nella condizione di lavoratori di ruolo a tempo indeterminato, abbiamo la possibilità di ricontrattualizzare anno dopo anno i contratti di lavoro. Con le risorse che ogni anno si liberano dai pensionamenti possiamo ricontrattualizzare il vostro monte orario, perciò si entra con una quota minima che consente il più grande afflusso dentro l’organico dell’ente e poi, così come scritto in delibera, vi saranno passaggi anno per anno che vi consentiranno di aumentare il numero di ore”.
La Fp Cgil resta però fortemente polemica e seguiranno altri confronti.
Più fiduciosa invece la Cisl Fp che ha messo sul tavolo alcune proposte.
VEGOGNA. L’accesso alla Pubblica Amministrazione deve avvenire mediante concorso pubblico e non per effetto di pressioni politico-sindacali!
VEGOGNA. L’accesso alla Pubblica Amministrazione deve avvenire mediante concorso pubblico e non per effetto di pressioni politico-sindacali!
Non ho capito se il comune deve pianificare le ore lavorative in funzione delle sue esigenze e disponibilità o se piuttosto deve farlo in funzione dello stipendio minimo che avete deciso di garantirvi.
Non ho capito se il comune deve pianificare le ore lavorative in funzione delle sue esigenze e disponibilità o se piuttosto deve farlo in funzione dello stipendio minimo che avete deciso di garantirvi.