Un profondo ciclone si svilupperà sui mari dell'Italia meridionale richiamando venti freddi
Dopo le piogge e i temporali (accompagnati da forti colpi di vento) prodotti dalla depressione mediterranea che si è isolata mercoledì sera sul Canale di Sicilia, assisteremo ad una breve tregua. Ma per l’appunto, si tratterà di una tregua, molto labile. Nel corso delle prossime 24 ore assisteremo ad un radicale cambiamento di circolazione, con l’irrompere improvviso su mezza Europa della prima ondata di freddo di stagione. Addirittura su diverse nazioni europee a nord delle Alpi, nel weekend, si verificheranno le prime nevicate di stagione a quote molto basse, se non fino al piano. Tutto merito della spinta verso nord dell’anticiclone delle Azzorre, in pieno oceano, che faciliterà la discesa dell’aria fredda, di origine polare marittima, fino al Mediterraneo, provocando un brusco calo termico anche sull’Italia.
Prima dinamica invernale
Un rinforzo della “corrente a getto polare” (jet streak, ossia massimi di velocità del “getto”) lungo il bordo orientale dell’anticiclone delle Azzorre, pronto ad assumere una direttrice marcatamente meridiana, contribuirà a far scivolare di latitudine il “lobo scandinavo” del vortice polare, e la massa di artica molto fredda annessa, che dalla regione Artica si propagherà verso latitudini più meridionali, fino alle Alpi e all’Italia. In pratica vedremo la prima vera manovra barica invernale che farà scivolare una parte dell’aria molto fredda, contenuta in seno alla circolazione del vortice polare, fino al cuore del vecchio continente.
All’arrivo dei primi spifferi di aria fredda sul bacino centrale del Mediterraneo, sia dalla porta del Rodano (maestrale) che da quella del Golfo di Trieste (bora) l’aria più mite preesistente sopra i mari italiani tende ad ascendere verso l’alto, creando così un minimo di bassa pressione che origina la cosiddetta ciclogenesi per effetto sottovento.
Fra la serata di venerdì 24 e le prime ore di sabato 25, al primo ingresso di aria fredda dal Rodano, sul mar Ligure si svilupperà un profondo ciclone extratropicale che evolverà rapidamente verso sud-est, in direzione della costa albanese, approfondendosi ulteriormente. Questo ciclone, che potrebbe assumere caratteristiche esplosive, provocherà un repentino sbalzo della pressione atmosferica, con la conseguente attivazione di venti molto forti, a carattere di burrasca/burrasca forte, dapprima di ponente e maestrale, in rotazione a tramontana, con raffiche che potrebbero toccare punte di oltre 70/80 km/h, mentre nelle aree costiere (vedi ad esempio le Eolie) maggiormente esposte si potrebbe andare anche sui 100 km/h.
Sabato 25 novembre 2023
Al mattino cieli che spazieranno dal parzialmente nuvoloso, con nuvolosità in ulteriore incremento dalla tarda mattinata, in vista del passaggio di un fronte freddo, accompagnato da forti e fredde raffiche di ponente, che produrrà delle piogge e dei rovesci, in veloce spostamento dall’area tirrenica verso lo Stretto e il capoluogo entro le prime ore del pomeriggio. A seguire irromperanno raffiche di vento, a tratti intense, dapprima da W, successivamente da W-NW e NW, che sfonderanno sul capoluogo, attraverso il fenomeno del cosiddetto “salto idraulico”. L’aria diverrà sempre più fredda e instabile, tanto che, nonostante le schiarite, fino alla serata ci sarà il rischio di vedere qualche residuo fenomeno. Sui Nebrodi cadranno i primi fiocchi di neve, dai 1200/1300 metri, peraltro saranno possibili delle fioccate, miste a gragnola, su Floresta. La temperatura minima scenderà fino a +10°C sul livello del mare. Attenzione alle mareggiate attese sul litorale tirrenico a partire dal pomeriggio/sera. Disagi nei collegamenti marittimi con le Eolie.
Domenica 26 novembre 2023
Tempo in rapido miglioramento con qualche nube di passaggio al mattino sullo Stretto, aria tersa, pulita dai freddi venti di tramontana che soffieranno ancora moderati, ma ben al di sotto della soglia d’attenzione. La massima giornaliera non dovrebbe superare i +15°C +16°C, mentre la minima si manterrà sui +11°C +12°C. Il Tirreno si presenterà ancora molto mosso, con risacche sui litorali che vanno da Tusa fino a Capo Rosocolmo. Poco mossi lo Ionio e lo Stretto, con onde di mare vivo a largo.