Il vortice depressionaria porterà il primo carico di piogge autunnali su tutto il territorio siciliano. Gli scenari nel Messinese
Finalmente ci siamo, dovevamo aspettare l’arrivo della terza e ultima decade di novembre per vedere una perturbazione, capace di apportare una buona dose di piogge sul territorio siciliano, dopo uno degli autunni più caldi e secchi di sempre. Pensate che a parte il messinese, e qualche area fra palermitano e trapanese, sul resto dell’isola non si vede una goccia di pioggia da svariati mese, arrivando a superare le pesanti fasi siccitose che hanno caratterizzato gli anni 80. Dopo una momentanea tregua domani, già da martedì 21 il tempo andrà a peggiorare per l’affondo di una profonda saccatura, con un parziale moto “retrogradato”, sul bacino centrale del Mediterraneo.
Profondo ciclone in sviluppo attorno la Sicilia
Questa vasta ondulazione ciclonica, proveniente direttamente dall’area artica, sarà alimentata da aria molto fredda, di estrazione artico marittimo. Fra mercoledì 22 e giovedì 23 novembre l’asse di saccatura, nella parte più meridionale, andrà in “cut-off”, isolando un pericoloso ciclone extratropicale, piuttosto profondo, che dal medio-basso Tirreno si sposterà verso la Sicilia, apportando condizioni di tempo instabile e perturbato sulle regioni meridionali e sulle Isole Maggiori.
Il ciclone extratropicale poi dovrebbe scivolare sul Canale di Sicilia, dove verrà supportato in quota da un ramo della corrente a getto polare che contribuirà a farlo approfondire, con un possibile tentativo di evoluzione a ciclogenesi dalle caratteristiche subtropicali, sopra le ancora calde acque del basso Mediterraneo. Sarà l’esatta traiettoria di questo minimo a produrre un’ondata di maltempo che su vaste aree del territorio siciliano potrebbe farsi davvero “marcata”, causando anche locali criticità, soprattutto nel corso della giornata di giovedì.
Sul Messinese prime piogge martedì sera
Sul Messinese le prime precipitazioni dovrebbero arrivare nel corso del pomeriggio/sera di martedì 21 novembre, quando sul basso Tirreno si assisterà allo sviluppo di un profondo ciclone, con annesso sistema frontale. Il vortice risucchierà parecchia umidità dal vicino Atlantico, che verrà sollevata verso l’alto, favorendo lo sviluppo di un esteso corpo nuvoloso, composto da nuvole stratificate e cumuliformi, pronto a dare origine a piogge e rovesci, ad iniziare dai Nebrodi, costa tirrenica e Stretto.
Ma il vero maltempo lo vedremo all’azione fra le giornate di mercoledì e giovedì, quando il ciclone si sarà strutturato a tutte le quote, scivolando verso il Canale di Sicilia, richiamerà una umida ventilazione da E-SE, pronta a determinare severo maltempo sulla Sicilia meridionale e in seguito su tutta la costa orientale, finora rimasta a secco.
Quali rischi per il Messinese? Ecco i due scenari
Oltre al sensibile rinforzo dei venti, fra scirocco, levante e grecale, bisognerà monitorare per bene i movimenti di questo ciclone, poiché se si posizionerà per diverse ore a largo di Trapani, il Messinese rischia di essere coinvolto da un intenso flusso sciroccale, con aria calda, umida e molto instabile, potenzialmente molto instabile (libera convezione già dagli 800 metri), che a ridosso del punto di massima diffluenza della corrente a getto, potrebbe originare lungo il proprio asse una serie di grosse “Celle temporalesche” in un unico sistema temporalesco a mesoscala (“cluster di multicelle”).
In questo caso ci sarà il rischio di vedere pure forti temporali, fra Catanese e Messinese ionico, in grado di risalire fin dentro lo Stretto di Messina. Se, invece, il minimo si muoverà più velocemente verso il basso Canale di Sicilia questo rischio non ci sarà e la ventilazione al suolo si orienterà più da levante e grecale, apportando piogge diffuse solo sulla costa ionica, ma non sullo Stretto, che in tal caso vedrebbe cieli nuvolosi, ma senza piogge significative.
se ….purtroppo c’e’ solo da sperare che piova veramente altrimenti….a quale santo bisognera’ rivolgersi??.