Meteo Messina: aria "potenzialmente" instabile nel weekend, rischio temporali?

Meteo Messina: aria “potenzialmente” instabile nel weekend, rischio temporali?

Daniele Ingemi

Meteo Messina: aria “potenzialmente” instabile nel weekend, rischio temporali?

mercoledì 15 Giugno 2022 - 13:59

Nel fine settimana avremo indici termodinamici molto elevati, ci sarà il rischio di forti temporali?

Nonostante la risalita dell’alta pressione africana e il tempo stabile e soleggiato, durante le ore centrali del giorno, l’intenso riscaldamento diurno sulle aree interne, favorisce lo sviluppo delle cosiddette “termiche”, che originano i famosi “temporali di calore” sui rilievi dell’entroterra. Ieri abbiamo avuto i primi tentativi sia sui monti della Calabria (belle cumulogenesi erano ben visibili dallo Stretto), che fra l’Etna e i Nebrodi. Tra domani e venerdì qualche improvviso temporale di calore, piuttosto isolato, si potrà sviluppare fra Aspromonte, Etna, Nebrodi e Peloritani meridionali, senza riuscire a sconfinare sulle coste, dove invece prevarranno ampi spazi di sole.

Rischio temporali nel weekend?

Nel fine settimana una nuova debole circolazione depressionaria in quota, colma di aria più fresca, si avvicinerà alla Sicilia, determinando una destabilizzazione della colonna atmosferica. Questa instabilità verrà acuita nelle ore diurne dalla presenza di una significativa “anomalia termica positiva” (temperature elevate al suolo) presente nei bassi strati. Questi forti contrasti termici potrebbero generare temporali di calore (nelle ore centrali del giorno) sulle aree montuose dell’entroterra della Sicilia, inclusi Nebrodi, Etna e Peloritani. Visto l’enorme quantità di energia assorbita dall’atmosfera, in questi giorni di caldo e venti deboli, non si può escludere il rischio di manifestazioni temporalesche anche di moderata, seppur circoscritte in termini di spazio, anche sulle aree costiere.

Imponente cumulonembo temporalesco prodotto da un temporale di calore

Valori di Cape elevatissimi fra sabato 18 e domenica 19 giugno

Uno degli elementi salienti sarà rappresentato dal Cape molto elevato, sui mari che circondano la Sicilia. Il Cape (Convective Available Potenzial Energy) è una misura dell’energia totale di galleggiamento acquisita da una massa d’aria durante l’ascesa. Rappresenta quindi la quantità di energia disponibile per spingere le particelle d’aria verso l’alto, ed è strettamente correlato al rilascio di calore latente durante il sollevamento dell’aria a cominciare dal punto di saturazione. Rappresentando l’ammontare dell’energia di sollevamento disponibile, determina la velocità verticale massima potenziale all’interno di una corrente ascensionale.

Il grafico mostra la cosiddetta spinta d’innesco che alimenta le correnti ascensionali che fanno nascere i cumulonembi

I valori più elevati di questo indice di instabilità segnalano il rischio di forte attività temporalesca. I valori osservati nelle aree temporalesche superano spesso i 1.000 joule per chilogrammo (j/kg) ed in casi estremi possono oltrepassare i 5.000/6000 j/kg. Valori inferiori a 500 j/kg, di norma, non sono associati ad alcuna attività temporalesca. Tuttavia, come accade con altri indici, valori di Cape elevatissimi non sono sempre associati a temporali. Vale a dire che se in una determinata località si registrano valori di Cape molto elevati, non è detto che si debba sviluppare per forza un temporale. Per vedere lo sviluppo di un temporale serve l’innesco delle correnti ascendenti a partire dal suolo (linee di convergenza venti, forzature orografiche, riscaldamento del terreno), capaci di sollevare l’aria umida fino al punto di libera convezione (LFC), dove la particella d’aria sale liberamente, raffreddandosi e condensandosi, generando le nuvole.

I valori di Cape elevatissimi attesi questo fine settimana sui mari attorno la Sicilia

Situazione potenzialmente instabile nel fine settimana

Nel prossimo fine settimana si verrà a realizzare proprio questa situazione appena descritta, con un’atmosfera “potenzialmente” instabile, contraddistinta da elevati valori di Cape al suolo, che potranno superare persino i 2500 j/kg, specie sul basso Tirreno. Ma nonostante questi indici di Cape così elevati, senza le adeguate spinte dal basso, in grado di sollevare l’aria umida fino al punto di libera convezione (LFC), sarà veramente molto difficile assistere allo sviluppo di temporali, pure sulle aree costiere del messinese, con tutte le conseguenze del caso. Anche perché, in caso di sviluppo (per ora le probabilità sono basse), visto la mole di energia in gioco (calore e umidità), potrebbero nascere cumulonembi davvero grossi.

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