Atteso un repentino aumento termico nel weekend, e tanta polvere in arrivo dal Sahara
La prima decade di questo gennaio 2021 continua ad essere influenzata da un pattern atmosferico caratterizzato dalla discesa di nuovi impulsi di aria fredda verso la Spagna, la Francia e il bacino occidentale del Mediterraneo, dove nevica fino a quote molto basse. Quando le masse d’aria fredde, d’estrazione artica o polare, preferiscono raggiungere l’Europa occidentale e la penisola Iberica, come anticipato qui, da noi si attivano sempre dei richiami di aria più mite, ma molto umida, dai quadranti meridionali (fra scirocco, ostro e libeccio), che portano piogge e fasi di maltempo, a tratti anche intense.
Lungo la linea di demarcazione fra le differenti masse d’aria, quella polare marittima in discesa verso la Spagna e la Francia, e quella più tiepida e umida in risalita verso il sud Italia, la Grecia e i Balcani meridionali, si vengono ad originare nuove perturbazioni e sistemi frontali che puntano l’Italia. Già a partire da domani, una nuova perturbazione atlantica, in formazione sul Mediterraneo occidentale, si spingerà verso il Tirreno e le nostre regioni tirreniche, portando nuove piogge e rovesci sulle regioni tirreniche. Domani sul messinese il transito di questo nuovo fronte si accompagnerà a cieli nuvolosi o molto nuvolosi, per estesi banchi di nubi stratificate a base alta, da ovest-sudovest, incapaci di produrre fenomeni precipitativi. Nei bassi strati, pero, sarà ancora attivo un debole flusso meridionale che addenserà un po’ di nubi orografiche sul versante orientale dei Peloritani. Questi annuvolamenti, di piccola statura, potrebbero produrre locali piovaschi a ridosso dei rilievi. L’afflusso di aria mite, d’estrazione subtropicale continentale, farà aumentare le temperature massime, che potranno superare i +17°C +18°C, mentre le minime si aggireranno attorno i +14°C. Mari poco mossi.
Venerdì 8 gennaio sarà una giornata di clima mite e variabile, con cieli parzialmente nuvolosi o nuvolosi, per nubi alte e stratificate, a tratti resi lattiginosi pure dalla presenza di pulviscolo desertico in sospensione. L’elemento saliente del giorno sarà rappresentato dall’afflusso di aria molto mite che farà impennare i termometri fino a punte di oltre +18°C, localmente anche +19°C +20°C a livello del mare. Non si dovrebbero raggiungere gli stessi valori toccati durante il gennaio 2018, ma gli effetti di questo aumento termico si faranno più evidenti in montagna, con la quota dello “zero termico” pronta a spingersi oltre i 3000 metri. I venti al suolo continueranno a soffiare debolmente, con locali rinforzi dentro lo Stretto, da Sud, S-SO, rendendo i mari poco mossi, un po’ mosso lo Ionio. Quasi calmo il Tirreno sotto costa.
L’apice di questa avvezione di aria calda, in risalita dall’entroterra nord africano, si dovrebbe raggiungere fra le giornate di sabato 9, domenica 10 e lunedì 11 gennaio 2021, con i termometri che potrebbero varcare la soglia dei +19°C +20°C. Va anche detto che gli effetti di questa “scaldatina” verranno ammortizzati pure dal passaggio di un nuovo fronte caldo che nella giornata di sabato 9 gennaio renderà i cieli nuovamente nuvolosi, per nubi stratificate (tecnicamente “warm conveyor belt”), dall’aspetto giallino, che verso sera potrebbero portare pure qualche debole pioggia, mista a pulviscolo desertico giallo. Le precipitazioni, anche se molto deboli, rischiano di depositare parte di questo pulviscolo al suolo e sugli oggetti presenti all’aperto (auto, tavoli, terrazzi, ecc). Visto l’origine della massa d’aria che si verrà ad interessare nel weekend, e la presenza di ingenti quantitativo di pulviscolo in sospensione (in galleggiamento in uno spesso strato di troposfera, fra i 3000 e i 6000 metri di altezza), il consiglio è quello di aspettare l’arrivo della nuova settimana per lavare macchine, balconi, terrazzi. L’inizio della nuova settimana vedrà, dopo il caldo di lunedì 11 gennaio, un nuovo cambio di circolazione, con l’afflusso di masse d’aria più fredde, d’origine atlantica, che faranno abbassare le temperature, riportandole su valori più tradizionali per il mese di gennaio.