Dopo il primo freddo atteso un aumento termico per l'arrivo delle miti correnti meridionali
Dopo la breve ondata di freddo che ci ha interessato negli ultimi due giorni, con il ritorno della neve sui Nebrodi e sulle cime dei monti Peloritani, le temperature tornano a risalire, causa l’imminente ingresso sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo di una nuova saccatura artica, alimentata in quota da aria artica marittima, in discesa dalla Calotta del Polo Nord. L’allungamento lungo i meridiani di questa ondulazione ciclonica sarà alimentato pure da un poderoso “jet streak” (massimi di velocità del “getto polare”), provocato dal formidabile “gradiente termico” fra la profonda depressione britannica e l’anticiclone delle Azzorre, in pieno Atlantico, che dalle coste sud-orientali della Groenlandia si dipanerà molto velocemente in direzione dei Pirenei e della Francia meridionale, per poi fare ingresso sul bacino centrale del Mediterraneo nella giornata di domani, con venti di ben 300 km/h a circa 10.000 metri di altezza.
La discesa verso il Mediterraneo della saccatura artica, inasprendo sensibilmente sia il “gradiente termico” in quota e il “gradiente barico orizzontale” nei bassi strati, produrrà una conseguente intensificazione dei venti di libeccio nei bassi strati, provenienti dall’entroterra algerino, specie fra il Canale di Sicilia, il medio-basso Tirreno, lo Ionio e il medio-basso Adriatico. Il libeccio domani si affaccerà pure sul messinese e sullo Stretto, soffiando a tratti in modo molto sostenuto, con raffiche fino ad oltre 60-70 km/h lungo l’imboccatura nord dello Stretto, così come sulle Eolie e sulla costa ionica. Nonostante il soffio del libeccio quella di lunedì 28 dicembre sarà una giornata caratterizzata da cieli poco nuvolosi, o al più parzialmente nuvolosi. Nel corso della giornata un po’ di nubi si addosseranno al versante orientale dei Peloritani, scorrendo molto velocemente da sud verso nord. Le temperature massime si porteranno oltre le medie di stagione, con massime fino a +16°C, fino a +17°C, localmente anche più, in provincia. Mari di conseguenza mossi o molto mossi, con moto ondoso in ulteriore aumento a largo, sia sullo Ionio che sul Tirreno.
Anche quella di martedì 29 dicembre sarà un’altra giornata condizionata dalla sostenuta ventilazione meridionale che renderà il clima mite, ma un po’ ventoso, con cieli in larga parte poco nuvolosi o parzialmente nuvolosi, con velature più o meno pesanti in quota (dovute pure alla presenza di polveri desertiche in sospensione. Qualche nube basse scorrerà molto velocemente lungo il crinale dei Peloritani. Con questo tipo di campo di vento in quota, in caso di un eventuale nuovo parossismo dell’Etna, la nuvola di cenere si muoverebbe in direzione dello Stretto di Messina e del reggino. Le temperature massime si porteranno su valori di oltre +17°C, minime sui +13°C +12°C. Mari ancora mossi, molto mosso lo Ionio per onde lunghe da Sud, quasi calmo o poco mosso il Tirreno sotto costa.
Mercoledì 30 dicembre, Vigilia di San Silvestro, il passaggio di un nuovo sistema frontale causerà un nuovo veloce peggioramento che coinvolgerà parte del messinese, con piogge di debole e moderata intensità, che dovrebbero limitarsi a bagnare le coste tirreniche, e in seguito pure lo Stretto. Ancora c’è un po’ di incertezza riguardo l’intensità dei fenomeni che potrebbero risultare un po’ più estesi, secondo l’analisi di alcuni modelli. Per il 31 ancora una decisa variabilità sulle coste tirreniche, dove la minaccia di pioggia rimane bassa, soprattutto per la prima parte del giorno, mentre durante le ore serali dovrebbe fare seguito un deciso miglioramento. Tempo più asciutto sugli altri settori del messinese, dove ci saranno maggiori schiarite, in un contesto climatico mite, ma con temperature massime e minime previste in diminuzione per la cessazione delle correnti meridionali dei giorni precedenti.