Ecco le aree dove si potranno verificare dei nubifragi
Dopo aver provocato drammatiche inondazioni in gran parte dell’Europa centrale, soprattutto sulla Germania occidentale, Belgio, sud dell’Olanda e Lussemburgo, la goccia fredda responsabile di questa tremenda ondata di maltempo sarà costretta a valicare le Alpi, per scivolare sul basso Tirreno, nella giornata di domenica 18 luglio. Essendo circondata su entrambi i lati, sia ad ovest che ad est, da due promontori anticiclonici, uno in risalita verso la Spagna e l’altro attivo sul comparto russo, sarà costretta a muoversi verso sud-sud/est, questa depressione in quota scivolerà di latitudine, al traverso dell’Italia.
Il nocciolo di aria fredda in quota, legato alla circolazione depressionaria chiusa in quota, tenderà a scivolare sopra uno spesso strato di aria calda e molto umida, preesistente nei bassi strati, contribuendo a destabilizzare l’intera colonna troposferica e originando intensi moti convettivi (correnti ascensionali che generano i cumulonembi). L’intenso “gradiente termico verticale” (differenza di temperatura) fra media e bassa troposfera, sommato all’intensa avvezione di vorticità positiva connessa alla stessa goccia fredda, favorirà la genesi di grossi cumulonembi, alti anche più di 10-12 km, che daranno la stura a piogge e rovesci sparsi fra le centrali adriatiche e le regioni affacciate sul basso Tirreno.
Perchè si formeranno i temporali?
Anche se scivolando di latitudine la goccia fredda andrà ad indebolirsi, perdendo buona parte del suo smalto (non essendo più alimentata dalla “corrente a getto”), essa transiterà sopra mari, piuttosto caldi.
La presenza inoltre di acque superficiali piuttosto calde, con valori superiori ai +26°C +27°C sul basso Tirreno, fornirà all’atmosfera ulteriore carburante (calore latente fornito dal vapore) pronto ad essere consumato dall’attività convettiva. Si creeranno le condizioni di instabilità atmosferica ideali per lo sviluppo di grosse “celle temporalesche” e “clusters” (temporali a mesoscala) che dal basso Tirreno si spingeranno verso le coste della Calabria tirrenica e della Sicilia settentrionale, dando la stura a fenomeni, localmente di forte intensità.
Sabato 17 luglio incremento dell’instabilità sul basso Tirreno
Già domani, nonostante gli spazi di sereno della mattinata, l’atmosfera comincerà gradualmente a instabilizzarsi, man mano che la circolazione depressionaria in quota dal Tirreno centrale si spingerà nel tratto di mare poco a nord delle Eolie, con un nocciolo freddo in quota, pronto a transitare sopra le calde acque del mar Tirreno. I primi temporali sparsi, di origine marittima (da non confondere con i temporali di calore che si formano durante le ore pomeridiane sui rilievi), si formeranno rapidamente sul mare delle Eolie, fra il pomeriggio e la serata di domani, andando poi ad impattare sulle coste tirreniche del messinese e del reggino, già in serata, con i primi acquazzoni sparsi. Sul capoluogo peloritano i primi rovesci, dopo aver scavalcato i Peloritani, arriveranno entro sera, interessando soprattutto i villaggi della zona nord, dove sarà più elevato il rischio pioggia. Dovrebbe rimanere all’asciutto l’area ionica, da Alì a Giardini Naxos.
Attenzione ai temporali attesi domenica 18 luglio
La parte più consistente di questa ondata di maltempo dovrebbe interessare il territorio messinese proprio nella giornata di domenica 18 luglio, in modo particolare nella seconda parte del giorno, quando un fronte temporalesco, in sviluppo sul basso Tirreno, evolverà lentamente verso sud-est, investendo in pieno le coste tirreniche della Sicilia e della bassa Calabria, per poi estendersi allo Stretto di Messina e all’area ionica, con piogge, rovesci e temporali, che stavolta dovrebbero risultare più diffusi su buona parte del nostro territorio. Le piogge daranno una boccata d’ossigeno alle campagne e ai boschi, messi a dura prova da oltre 2 mesi di mancate piogge e continui incendi, di chiara origine dolosa. Va pero detto che alcuni di questi temporali, purtroppo, risucchiando molto vapore acqueo dal Tirreno caldo potranno ingrossarsi e divenire veramente intensi su alcune aree della zona tirrenica e sui quartieri della zona nord di Messina, determinando anche locali nubifragi, con fenomeni di ruscellamento e conseguenti allagamenti e disagi di vario tipo nelle aree fortemente urbanizzate. Per questo si raccomanda la massima prudenza durante le fasi temporalesche più intense.
L’arrivo di una moderata ventilazione di maestrale, pronto a spingere masse d’aria molto più fresche, determinerà anche un ulteriore calo delle temperature, tanto che le massime, soprattutto domenica, faranno fatica a superare i +25°C, mentre le minime scenderanno sotto i +22°C +21°C, anche sotto questa soglia nelle aree interessate dal passaggio dei temporali più intensi. I moderati venti da NW renderanno il Tirreno mosso, molto mosso vicino le Eolie. Mentre lo Stretto e lo Ionio si renderanno da quasi calmi a poco mossi. Per un deciso miglioramento del tempo bisognerà aspettare non prima di martedì 20 luglio, non appena la goccia fredda andrà a colmarsi a ridosso del sud Italia.
Bravo Ingemi che mi costringe a studiare i primi rudimenti di metereologia.
Tutto come sempre interessante.. finalmente acqua benedetta dopo il gran caldo.
Tuttavia c’è sempre un ma …nella fortuna la sfortuna è che, visto la configurazione buona parte della Sicilia centro orientale non vedrà le piogge!
Peccato.