Mentre sulla costa tirrenica si rischia di oltrepassare il muro dei +30°C sulla zona ionica attese nubi basse e pioviggini
Come annunciato lo scorso martedì stiamo assistendo ad un nuovo cambio di circolazione che sta riportando masse d’aria decisamente più calde di quelle che ci hanno interessato ad inizio settimana. I venti di ostro e scirocco sono tornati a spirare sullo Stretto di Messina in maniera moderata, con una ulteriore intensificazione attesa in serata, specie tra la zona nord dello Stretto e parte della costa tirrenica, dove la ventilazione diverrà decisamente più intensa e turbolenta.
In questo weekend si capirà quanto possano essere complessi i vari microclimi del messinese. Già in queste ore le temperature stanno schizzando su valori oltre la soglia dei +28°C, mentre sulla costa ionica, a malapena, si superano i +24°C. Tutto merito del soffio dello scirocco che fa anche da spartiacque fra i due versanti dei Peloritani. Mentre sulla zona ionica e nello Stretto di Messina la ventilazione da Sud e S-SE proveniente dal mare farà in modo che le temperature massime non supereranno picchi elevati, non oltre i +25°C +26°C, sul versante tirrenico alcune località potranno superare anche i +29°C +30°C, in condizioni di aria estremamente secca.
Fra i due versanti si potranno misurare differenze, anche di +6°C +8°C, accentuate proprio dalla presenza della dorsale peloritana. Questo perché i venti di scirocco, dopo aver oltrepassato il crinale dei Peloritani, scivolando sul versante sottovento, in direzione della costa tirrenica, oltre a comprimere l’aria (già in origine molto calda) verso il basso, deumidificandola, determinano una sensibile scaldata (la massa d’aria scivolando dai Peloritani verso la costa tirrenica, perdendo il carico di umidità, guadagna circa +1°C ogni 100 metri). Ciò spiega perché sulle località tirreniche il termometro potrà, localmente, superare i +30°C, mentre nella zona dello Stretto e sulla riviera ionica il clima sarà decisamente più temperato, con nubi basse, specie nell’area del taorminese, che potranno produrre pure qualche piovasco.
Domani, sabato 3 ottobre 2020, avremo a che fare con la tipica variabilità causata dallo scirocco, con cieli pronti a spaziare dal poco nuvoloso al nuvoloso, ma con enormi differenze fra la fascia tirrenica e quella ionica. Mentre sulla zona tirrenica si assisterà al transito di annuvolamenti medio-alti, sulla zona ionica si addenseranno banchi di nubi basse, prodotte dall’aria umida spinta dallo scirocco che, a contatto con i primi rilievi montuosi, sarà costretta a alzarsi di quota, condensandosi in banchi di nubi basse (strati, stratocumuli, nembostrati). Queste nubi basse a tratti potranno produrre pure qualche debole pioggia o piovasco, più probabile nel taorminese e nell’area dei Capi, fra Taormina e Sant’Alessio. I venti spireranno deboli da E-SE sullo Ionio, moderati da Sud e S-SE sullo Stretto, e intensi da Sud e S-SE fra l’imboccatura nord dello Stretto e la costa tirrenica, compresa fra Mortelle e il milazzese, con raffiche di caduta fino a 60-70 km/h, in attenuazione dal pomeriggio. Mari mossi, molto mosso a largo il Tirreno.
Domenica 4 ottobre il passaggio della coda dell’intensa perturbazione atlantica attesa al centro-nord produrrà una vistosa copertura nuvolosa un po’ su tutta la nostra provincia, ma con scarsi fenomeni, prevalentemente pioviggini o dei brevi piovaschi misti a polvere desertica. La nuvolosità, che a tratti risulterà anche compatta, dovrebbe iniziare a diradarsi verso la serata, lasciando il posto a maggiori schiarite. I venti ruoteranno dapprima dai quadranti occidentali, ed in seguito da NO e Nord dentro lo Stretto di Messina, provocando un abbassamento delle temperature che si riporteranno in linea con le medie del periodo. Mari mossi, localmente molto mosso lo Ionio per onde lunghe da S-SE.