Meteo Messina: nuova tempesta di ponente e maestrale, raffiche fino a 100 km/h

Meteo Messina: nuova tempesta di ponente e maestrale, raffiche fino a 100 km/h

Daniele Ingemi

Meteo Messina: nuova tempesta di ponente e maestrale, raffiche fino a 100 km/h

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sabato 21 Dicembre 2019 - 15:57

Una nuova forte burrasca atlantica fra poche ore sferzerà il nostro territorio con raffiche capaci di superare i 100 km/h

Il compattamento del vortice polare in sede artica sta favorendo un nuovo rinforzo dei venti occidentali che dominano l’evoluzione meteorologica alle medie latitudini. Per ora il freddo vero continuerà a stare lontano dal vecchio continente, mentre continua a resistere una configurazione da “NAO” (oscillazione nord atlantica) positiva, che generalmente, nel mese di dicembre, favorisce lo spalancamento degli impetuosi venti atlantici fino al cuore del Mediterraneo. Difatti, passato il primo fronte di oggi, nella giornata di domani una nuova perturbazione atlantica raggiungerà l’Italia e la Sicilia, venendo seguita da impetuosi venti occidentali (di origine atlantica) che raggiungeranno lo status di burrasca forte/tempesta su tutto il Tirreno, estendendosi pure sulle coste del messinese, con raffiche che potranno superare punte di oltre 80-90 km/h.

L’impetuosa ventilazione attesa alle 06 di lunedì 23 dicembre. Credit Consorzio Lamma

Trattandosi di un passaggio molto veloce il repentino sbalzo della pressione barometrica originerà una ventilazione davvero molto forte, prima in quota e in seguito pure nei bassi strati, che verrà localmente enfatizzata dall’orografia locale. In questo caso il passaggio in alta quota di un ramo della “corrente a getto”, con un “jet streak” (massimi di velocità del vento a 9500 metri di altezza) prossimo ai 280-300 km/h (valori eccezionali per le nostre latitudini), rischia di rendere i venti ancora più violenti. Già a partire dalla mattinata di domani, domenica 22 dicembre, le prime raffiche di ponente di burrasca cominceranno a sferzare le Eolie e le coste tirreniche, con punte fino a 70-80 km/h.

Sullo Stretto di Messina, così come sulla ionica, avremo una fase di apparente calma fino alla tarda mattinata/primo pomeriggio, a causa dell’effetto schermante dei monti Peloritani nei confronti della ventilazione da O-SO e Ovest. Su queste aree le prime intense raffiche di caduta irromperanno di colpo, senza alcun margine di preavviso, verso l’ora centrale del giorno, non appena il flusso comincerà a ruotare più da Ovest, permettendo così un incanalamento dei venti lungo le vallate peloritane.

Difatti, proprio ad iniziare dal tardo pomeriggio/sera di domenica i venti di pendio (“downslope wind”) si tufferanno, a “strappi”, verso Messina e la costa ionica, con raffiche molto turbolenti che potranno toccare picchi fino di oltre 80 km/h. Nel corso della nottata e delle prime ore del mattino di lunedì 23 dicembre, a causa del rapido aumento della pressione barometrica, tutto il messinese sarà interessato da una vera e propria bufera di ponente e maestrale (vento isallobarico), con venti molto forti che potranno lambire picchi prossimi ai 90-100 km/h lungo le località della costa tirrenica e persino in città, i 110-120 km/h in prossimità delle isole Eolie e dei promontori più aperti della costa tirrenica (Capo Milazzo, Capo Calava’).

Va detto che questi venti saranno costretti a scavalcare velocemente i Peloritani, incanalandosi lungo le strette vallate dove scorrono le fiumare, per gettarsi con forti raffiche di caduta (venti di pendio), molto turbolenti e irregolari, sia nella direzione che nella velocità. Spesso questo tipo di raffiche si presentano sotto forma di “strisciate” molto localizzate e il notevole effetto di compressione prodotto dalla componente discendente del vento può produrre anche dei danni ad infrastrutture e tetti di abitazioni allorquando si supera la soglia dei 90-100 km/h.

I venti furiosi dal quarto quadrante attiveranno pure delle grosse mareggiate su tutta la costa tirrenica, che per la seconda volta nel giro di soli 8 giorni verrà flagellata dai marosi. Il Tirreno si renderà rapidamente molto agitato fino a localmente grosso lunedì mattina, con onde di “mare vivo” alte fino a più di 5-6 metri a largo, e rischio di intense mareggiate lungo tutte le coste tirreniche, specialmente nei tratti maggiormente aperti a nord-ovest. Nei punti già vulnerati dal fenomeno dell’erosione i danni potrebbero essere davvero ingenti. In attesa di questa nuova bufera di vento si consiglia di evitare i viadotti, di posteggiare le auto sotto alberi d’alto fusto o cartelloni o pali della luce arrugginiti.

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