Per Pasqua sono attesi possibili cambiamenti dello scenario meteorologico in atto
L’inizio della settimana Santa continuerà ad essere caratterizzato da un promontorio anticiclonico, di origine sub-tropicale, che oltre a mantenere le perturbazioni atlantiche a latitudini più elevate, sta contribuendo a regalarci giornate belle e assolate. Questa struttura anticiclonica, durante le giornate di martedì 30 marzo e mercoledì 31 marzo, venendo alimentata da aria piuttosto calda in quota, in risalita dall’entroterra algero-tunisino, si consoliderà ulteriormente, condizionando il tempo su tutto il nostro territorio nazionale, dalle Alpi alla Sicilia.
L’elemento saliente, in settimana, sarà rappresentato dall’aria più calda in quota, in risalita lungo il margine più occidentale dell’anticiclone, che avrà degli effetti anche nei bassi strati, dove si verificherà un ulteriore incremento termico. In modo particolare fra le giornate di mercoledì 31 marzo e giovedì 1 aprile 2021, a causa della somma fra l’intenso soleggiamento diurno, l’avvezione calda in quota e le “subsidenze” (lente correnti discendenti, tipiche nelle aree anticicloniche), i termometri potrebbero raggiungere valori di +25°C in diverse zone del centro-nord, come la val Padana, le piane interne di Lazio e Toscana.
Bisogna specificare che il caldo si avvertirà solo lungo le pianure e le vallate interne del centro-nord. Al sud, come in Sicilia, soprattutto lungo le coste, il clima diverrà un po’ più fresco e umido, per l’azione dei venti termici che provengono dai mari ancora freddi in superficie. Difatti, le temperature massime di oltre +24°C +25°C, attese per giovedì, si raggiungeranno solo al centro-nord, in diverse località della val Padana e nelle pianure interne toscane. Se a Milano il prossimo giovedì si potrebbero raggiungere i +25°C, in una città affacciata sul mare, come Messina, le temperature massime difficilmente supereranno i +18°C +19°C, grazie al soffio delle brezze, che provengono dalla fresca superficie marina.
Inoltre, il contrasto fra la superficie dei mari freddi, e l’aria più calda che tenderà a scorrergli di sopra, rischia di produrre foschie e, localmente, anche le affascinanti “nebbie di mare”, tipico della primavera. Con il fenomeno della “lupa” che potrebbe fare la sua comparsa, sia sul basso Tirreno che sullo Ionio, seppure in maniera isolata. Queste condizioni meteorologiche, che rappresentano il volto buono della primavera, ci terranno compagnia fino a venerdì 2 aprile. Proprio in corrispondenza del weekend di Pasqua e Pasquetta il quadro meteorologico inizierà a mutare, per l’elongazione, verso le alte latitudini nord atlantiche, dell’alta pressione delle Azzorre. Questa notevole spinta, lungo i meridiani, del promontorio anticiclonico oceanico, causerà l’affondo di una saccatura artica fino al bacino centro-occidentale del Mediterraneo, con il ritorno di umidi venti meridionali verso la Sicilia e un conseguente incremento della copertura nuvolosa. Se l’asse di questa saccatura si sposterà ancora più ad ovest non è del tutto escluso un coinvolgimento più diretto della Sicilia, accompagnato da una maggiore fenomenologia.