Torna l'alta pressione, temperature massime in lieve aumento, venti deboli e clima asciutto fino a metà mese
L’aria fredda che ci ha interessato nei giorni scorsi sta già abbandonando il sud Italia e la Sicilia, allontanandosi verso Grecia, Turchia e Medio Oriente, dove nei prossimi giorni si verificheranno delle nevicate fino a bassa quota. Al contempo da ovest incalza un solido promontorio anticiclonico che assicurerà condizioni di tempo stabile e soleggiato per buona parte del weekend. Difatti l’elemento saliente dei prossimi giorni sarà rappresentato da condizioni meteorologiche stabili e asciutte, in un contesto di cieli poco nuvolosi, venti deboli e temperature che torneranno a salire nei valori massimi, spingendosi oltre la soglia dei +15°C +16°C nelle ore centrali del dì.
Sabato 8 febbraio avremo una prevalenza di cieli sereni o poco nuvolosi su tutti i settori, con tempo stabile e soleggiato. Qualche innocua nube si formerà sui monti che contornano lo Stretto di Messina. Venti da deboli a molto deboli in rotazione dai quadranti meridionali, con mari quasi calmi o poco mossi. Le temperature massime subiranno un lieve aumento, con valori di oltre +15°C +16°C in città, e minime ancora fredde nelle ore notturne, attorno i +9°C +10°C. Valori ben più bassi si potranno registrare lungo la piana fra Barcellona e Milazzo, a causa dei cieli sereni e della scarsa ventilazione (ciò permetterà una più rapida perdita di calore dal terreno).
Anche la giornata di domenica 9 febbraio sarà caratterizzata al mattino da iniziali condizioni di tempo stabile e soleggiato, con cieli poco nuvolosi. Nel corso della giornata sarà possibile il passaggio di velature e nubi stratiformi, da ovest verso est, che veleranno la coltre celeste. Le temperature massime raggiungeranno punte di +16°C, minime sui +10°C +11°C. La ventilazione si disporrà da Sud, soffiando debole e increspando appena la superficie marina fra lo Ionio e lo Stretto di Messina. Calmo o quasi calmo invece il Tirreno.
Queste condizioni di tempo stabile e soleggiato perdureranno fino all’inizio della prossima settimana. Il modello britannico, a cavallo del 14 febbraio, inizia a fiutare l’arrivo di una nuova ondata di freddo verso il meridione che potrebbe aprire la strada anche a un peggioramento discreto, capace di apportare le tanto invocate piogge. Il modello statunitense invece continua a simulare una tenace resistenza dell’alta pressione che prolungherebbe il già lunghissimo periodo secco che ha contraddistinto l’inizio del 2020. Ancora troppo presto per sciogliere la prognosi, non ci resta che seguire i prossimi aggiornamenti modellistici.