Il maltempo sta per colpire il messinese con piogge, rovesci e intense raffiche di ponente e maestrale. Sulle coste tirreniche si verificheranno anche le prime mareggiate del 2016
Il 2016 esordirà all’insegna delle umide correnti atlantiche che già dalle prossime ore cominceranno ad inserirsi sul Mediterraneo, attraverso l’irrompere di intensi venti di ponente e maestrale che dalla porta di Carcassonne si propagheranno rapidamente al mar di Sardegna e al medio-basso Tirreno. L’ingresso piuttosto turbolento delle impetuose correnti oceaniche, interagendo con le montagne della Corsica, scaverà un minimo depressionario, sui 1002 hpa, pronto a spostarsi verso l’Adriatico centrale. Questa area depressionaria nel corso della mattinata di domani, spostandosi sull’Adriatico centrale, tenderà a richiamare verso le coste della Calabria e della Sicilia tirrenica forti venti da Ovest e O-NO che accompagneranno l’ingresso di un veloce fronte freddo, caratterizzato da una nuvolosità cumuliforme compatta pronta a dare la stura a piogge diffuse e veloci rovesci, che dalla mattinata di domani bagneranno l’intera costa tirrenica e lo Stretto di Messina, con fenomeni a tratti fitti ma intermittenti. Sulle Eolie e sui quartieri della zona nord fra la tarda mattinata e il pomeriggio si potranno verificare anche dei brevi temporali, in rapido allontanamento verso le coste reggine. La fenomenologia comincerà gradualmente ad attenuarsi solo dalla serata, divenendo sempre meno intensa, con frequenti pause asciutte. Ma l’elemento saliente di domani sarà rappresentato proprio dalle intense raffiche di ponente e maestrale che faranno seguito al fronte freddo, pulendo l'aria. Già dalle prime ore del mattino le prime burrasche da Ovest e O-NO investiranno tutto il litorale tirrenico, da Santo Stefano di Camastra a Capo Peloro, e le isole Eolie, con venti che potranno toccare picchi di oltre 60-70 km/h, localmente anche più di 80 km/h nei punti più occidentali delle Eolie. Dalla tarda mattinata i venti di ponente e maestrale, dopo essersi estesi sul Tirreno, scavalcheranno i Peloritani, incanalandosi e amplificandosi lungo le strette vallate (che degradano sullo Stretto), per raggiungere la città e le coste ioniche sotto forma di intense raffiche da Ovest e O-NO, capaci di toccare picchi superiori ai 60-70 km/h in corrispondenza delle principali fiumare. Le raffiche a tratti, specie durante il pomeriggio, potrebbero divenire localmente anche piuttosto forti, al punto da rendere le precipitazioni orizzontali. Solo in tarda serata e dalla nottata successiva si assisterà ad una attenuazione sensibile dei venti da O-NO, che si porteranno sotto la soglia d’attenzione. Il Tirreno domani si presenterà molto mosso, fino ad agitato nel pomeriggio, con onde alte più di 2.5-3.0 metri che flagelleranno i litorali tirrenici. In particolare il tratto di costa compreso fra Villafranca Tirrena e Capo Rasocolmo.
La giornata di lunedì 4 Gennaio verrà caratterizzata da condizioni di estrema variabilità di tipo negativo, con annuvolamenti molto compatti che verranno inframezzati da temporanee schiarite e qualche raggio di sole. Nel corso della giornata saranno probabili delle precipitazioni che bagneranno soprattutto le Eolie e le coste tirreniche. La ventilazione rimarrà sostenuta occidentale sul Tirreno, mentre sullo Stretto di Messina e sulle coste ioniche avremo momenti di calma alternati a temporanee soffiate da Sud e S-SO che incresperanno momentaneamente lo Stretto. Il Tirreno rimarrà molto mosso per onde lunghe di scaduta da Ovest. Temperature in lieve aumento le minime, stazionarie le massime.
Martedì 5 Gennaio al mattino si assisterà all’apertura temporanea di schiarite e spazi di sole, soprattutto sullo Stretto di Messina e lungo la zona ionica. Ma dal pomeriggio è atteso un aumento della nuvolosità da Ovest per l’approssimarsi di una nuova perturbazione atlantica. Non sono attese precipitazioni, anche se in nottata qualche piovasco potrà interessare il settore più occidentale del messinese e l’area eoliana. I venti si disporranno da Ovest sul Tirreno e da SO sullo Ionio, mentre i mari si presenteranno mossi. Poco mosso o addirittura quasi calmo sottocosta lo Stretto di Messina.
Daniele Ingemi
Vorrei ricordare a tutti, ed in primo luogo agli “Organi Preposti alla savaguardia del Territorio” che gli eventi mareali,per intenderci le tempeste sono eventi naturali che si ripresentano puntuali ogni anno,ma mentre un tempo madre natura aveva dotato gli arenili marini delle opportune difese,nel corso degli ultimi cinquanta anni uno sfregio alla fascia “orografica marina” è stata perpetrata dala messa a dimora prima di cubi in cemento che dovevano servire da frangiflutto senza tener conto della valutazione di impatto ambientale e dopo lo scarico di materiali di risulta di varia natura, che hanno fatto il resto. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Speriamo bene……
Vorrei ricordare a tutti, ed in primo luogo agli “Organi Preposti alla savaguardia del Territorio” che gli eventi mareali,per intenderci le tempeste sono eventi naturali che si ripresentano puntuali ogni anno,ma mentre un tempo madre natura aveva dotato gli arenili marini delle opportune difese,nel corso degli ultimi cinquanta anni uno sfregio alla fascia “orografica marina” è stata perpetrata dala messa a dimora prima di cubi in cemento che dovevano servire da frangiflutto senza tener conto della valutazione di impatto ambientale e dopo lo scarico di materiali di risulta di varia natura, che hanno fatto il resto. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Speriamo bene……