Altra settimana di afa, le acque del Tirreno sfiorano ormai i +30°C...

Altra settimana di afa, le acque del Tirreno sfiorano ormai i +30°C…

Daniele Ingemi

Altra settimana di afa, le acque del Tirreno sfiorano ormai i +30°C…

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domenica 06 Agosto 2017 - 22:32

Dopo il gran caldo di questi giorni le acque del basso Tirreno diventano un autentico brodo arrivando a sfiorare i +30°C, valori degni dei mari tropicali

L’anticiclone africano non vuole mollare la presa sul Mediterraneo. Anche questa settimana esordirà all’insegna della calura africana e dell’afa, in un contesto di piena stabilità, con cieli prevalentemente sereni o al più velati dalla presenza, in alta quota, di notevoli quantitativi di pulviscolo desertico in sospensione. Anche la giornata odierna, come quella di domani e mercoledì, vedranno condizioni di tempo stabile e soleggiato, con clima piuttosto caldo e umido. Le temperature non presenteranno grosse variazioni di rilievo, mantenendosi su valori ben oltre le tipiche medie del periodo. Sarà proprio l’umidità molto elevata, specialmente durante le ore notturne, a far aumentare la sensazione di disagio, facendoci avvertire temperature ben più elevate di quelle reali. I venti continueranno a soffiare deboli, o molto deboli, rendendo tutti i mari da quasi calmi a poco mosso lo Stretto di Messina lungo la sua imboccatura più meridionale. Pertanto nei prossimi giorni avremo le condizioni meteo/marine ideali per la pratica del diportismo e della pesca, visto la scarsa ventilazione.

Questo tipo di tempo caratterizzato dall’afa e da alti indici di umidità relativa ci terrà compagnia almeno fino alle giornate di giovedì e venerdì prossimo, allorquando si prevede un graduale ammorbidimento della calura per l’ingresso di più freschi venti di maestrale che favoriranno anche un rimescolamento delle masse d’aria, e forse anche un po' di instabilità lungo le coste tirreniche. Nel frattempo, a causa della calura prolungata di queste settimane, i mari che circondano le coste di Calabria e Sicilia si sono trasformati in un autentico “brodo”, con valori davvero eccezionali attorno i +27°C +28°C. Attualmente le temperature più elevate le ritroviamo proprio sul basso Tirreno, con punte che hanno oltrepassato la soglia dei +29.5°C proprio a largo della costa messinese, fra le Eolie e l’area di Capo Rasocolmo. Entro il weekend potrebbe tranquillamente sfondare i +30°C, avvicinandosi ai record di +32°C raggiunti nell’agosto del 2003 davanti la costa calabrese. Ma anche le acque dello Ionio, soprattutto a largo, lontano dall’influenza dell’”upwelling” prodotto dalle forti correnti di marea dello Stretto di Messina, si sono sensibilmente riscaldate in superficie, presentando valori davvero inconsueti per questo bacino.

Purtroppo questo repentino riscaldamento delle acque superficiali dei mari, oltre ad essere una minaccia per la fauna e la flora, rappresenterà anche una consistente quantità di “energia potenziale” pronta ad essere trasferita alle masse d’aria sovrastanti, per favorire lo sviluppo di fenomeni temporaleschi particolarmente violenti, capaci di scaricare veri e propri nubifragi una volta raggiunte le limitrofe aree costiere. Purtroppo, al transito della prima perturbazione atlantica, seguito da aria leggermente più fresca, questo deposito di “energia potenziale”, rappresentata dalle acque calde del mare, rischia di convertirsi in “energia cinetica”, attraverso lo scoppio di improvvisi e violenti fenomeni temporaleschi, accompagnati da fenomeni vorticosi, colpi di vento molto forti e nubifragi. L’aria calda e carica di umidità, fornita dai mari caldi, al transito della prima modesta perturbazione atlantica può fornire quelle energie più che sufficienti per lo sviluppo dei temibili temporali autorigeneranti. Ossia dei nuclei temporaleschi violenti, ma molto ristretti nello spazio, che tendono a stazionare sopra una determinata area, scaricando su questa piogge di tipo torrenziali, con accumuli di oltre 200-300 mm in poche ore.

Daniele Ingemi

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