La Befana porterà il gelo. Potrebbe arrivare anche la neve sulle coste

La Befana porterà il gelo. Potrebbe arrivare anche la neve sulle coste

Daniele Ingemi

La Befana porterà il gelo. Potrebbe arrivare anche la neve sulle coste

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lunedì 02 Gennaio 2017 - 23:05

Una ondata di gelo sta per raggiungere la Sicilia e il messinese fra venerdì e sabato, portando un grosso evento meteorologico sul nostro territorio

Più che di variabilità positivo lo potremmo definire un “tempo di attesa”. Si, perché quest’anno la Befana, molto probabilmente (ancora mancano 72 ore), ci regalerà un grosso evento meteorologico, con lo scivolamento di un nucleo di aria gelida, proveniente direttamente dall’estremo nord della Russia europea e dalle coste dell’Artico russo. Un evento che, se confermato, oltre a regalarci degli scorci paesaggistici fiabeschi per le nostre latitudini, rischierebbe anche di produrre non pochi disagi, soprattutto per la circolazione stradale nei grandi centri abitati della fascia collinare e montuosa. Del resto gli anticicloni che stazionano per mesi sull’area euro-atlantica hanno sempre regalato grandi se non addirittura storiche ondate di gelo al sud e sulla Sicilia, mentre le regioni settentrionali rimangono protette dalla barriera alpina che assicura bel tempo e temperature anche non proprio fredde, per via dei venti di caduta dalle creste alpine. Dalle ultime elaborazioni dei principali centri di calcolo internazionali sembra che nella giornata di giovedì 5 gennaio questo nucleo di aria gelida si fionderà rapidamente sui Balcani, per cominciare a tracimare sull’Adriatico attraverso forti venti di grecale e tramontana che in poche ore sferzeranno le regioni adriatiche, dalle Marche alla Puglia. Parte di quest’aria molto fredda durante la nottata fra giovedì 5 e venerdì 6 gennaio scavalcherà l’Appennino campano per scivolare sul basso Tirreno, tramite forti venti di tramontana, davvero molto freddi. Come accade spesso in queste ondate di freddo molto intenso dai Balcani lo sfondamento dell’aria molto fredda in quota, che dalle Alpi Dinariche si fionderà sull’Adriatico meridionale e sul versante orientale del Tirreno meridionale, genererà un peggioramento, con piogge diffuse e occasionali grandinate sulle coste tirreniche e in città, prodotto proprio dai forti contrasti termici che si verranno a realizzare, fra l’aria gelida (temperature di -33°C a 5100 metri) che scorrerà sopra le più miti acque del Tirreno (appena +16°C).

Questi fortissimi divari termici, fra bassa e media troposfera, innescheranno il cosiddetto “Tirreno sea effect snow”. Ossia lo sviluppo di imponenti annuvolamenti cumuliformi (cumuli, cumulonembi ghiacciati in aria fredda) carichi di rovesci e temporali, che spesso possono assumere carattere nevoso fino a bassissima quota, se non sulla costa come potrà accadere in questo caso. Quella di sabato 7 gennaio sarà una giornata pesantemente condizionata dal maltempo invernale indotta dal fenomeno del “Tirreno sea effect snow” che sfornerà continue precipitazioni, anche a sfogo temporalesco, che dal mare delle Eolie si muoveranno molto velocemente in direzione delle coste tirreniche del Messinese e sullo Stretto di Messina, dando luogo ad intensi rovesci di neve sui Nebrodi e i Peloritani, fin dai 200-300 metri, ma con la quota neve tendente a calare in modo anche drastico nel corso della giornata, quando l’afflusso di aria molto più fredda nei bassi strati, combinata in quota con un nocciolo gelido con valori di -34°C a 5000 metri, permetterà alla neve fresca di spingersi fino al litorale messinese, imbiancando l’intera fascia collinare e buona parte del litorale, sia tirrenico che le spiagge della città e persino le coste dell’area ionica. Ma ancora mancano 3 giorni dall’inizio dell’evento meteorologico, e non ci resta che monitorare con grande attenzione le ultime evoluzioni dei centri di calcolo internazionali, al momento tutti concordi sull’arrivo del gelo per il giorno dell’Epifania. Non ci resta che aspettare, mentre chi vive nell’area nebroidea e peloritana, sopra i 500 metri di altezza sul livello del mare, dovrà attrezzarsi fin da subito, montando sulle proprie auto catene e pneumatici da neve.

Daniele Ingemi

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