Forte ondata di maltempo in arrivo nella giornata di sabato, scirocco sostenuto e rischio di temporali anche intensi

Dopo il clima caldo e piuttosto stabile, anche se a tratti un po' nuvoloso, dei giorni scorsi, l’autunno pare voglia dire la sua, sfornando l’ennesimo ciclone afro-mediterraneo della stagione. Come ho già anticipato ieri, nel corso delle prossime 24-36 ore, si assisterà ad un radicale cambiamento della circolazione atmosferica sull’area euro-atlantico. Difatti, mentre in Russia si vedrà un importante raffreddamento, con il ritorno della neve fino a quote prossime le pianure, dall’Atlantico l’arrivo dei resti dell’ex uragano “Joaquin” favoriranno lo scivolamento, fin sul Sahara occidentale, di masse d’aria piuttosto fresche e umide. Queste risalendo verso nord, in direzione del Mediterraneo, ed interagendo con le montagne dell’Atlante algerino, nel corso delle prossime ore, agevoleranno lo sviluppo e il conseguente rapido approfondimento di una circolazione depressionaria di carattere orografico (l’aria più fresca scesa sul Sahara algerino che impatta con la catena montuosa dell’Atlante invorticandosi) che risucchierà verso la Sicilia un flusso di aria umida e piuttosto calda, aspirata direttamente dall’entroterra libico. Nel corso della nottata fra domani e sabato questo ciclone, dopo essersi ulteriormente approfondito, si sposterà sul Canale di Sicilia, convogliando verso la Sicilia masse d’aria molto umide e instabili da SE, le quali addosseranno densi nuvoloni scuri che dalla tarda serata di domani inizieranno a scaricare piogge diffuse su tutta la costa ionica siciliana, da Capo Passero fino all’imboccatura meridionale dello Stretto di Messina. Il maltempo comincerà ad interessare il messinese ionico, a partire dal taorminese e dalle valli più interne dei Peloritani meridionali, già dalla serata di domani, con l’arrivo dallo Ionio di nubi sempre più dense cariche di pioggia. Questo flusso molto umido SE messo in moto dal ciclone afro-mediterraneo durante la giornata di sabato ammasserà tanta umidità lungo il versante orientale dei Peloritani, favorendo così lo sviluppo di nuvoloni carichi di pioggia, capaci di dare la stura a precipitazioni piuttosto persistenti che investiranno tutta l’area ionica, da Giardini Naxos fino a Capo Scaletta e a Santa Margherita, con sconfinamenti fino allo Stretto di Messina e allo stesso capoluogo. In città il maltempo, indotto dal passaggio di una “linea di convergenza” fra venti di scirocco e ponente, entrerà nella sua fase clou non prima del pomeriggio e della serata di sabato 10 Ottobre, quando dallo Ionio risaliranno dei temporali e dei rovesci, anche di forte intensità. Soprattutto sulle località della riviera ionica messinese e sui quartieri della zona sud della città, fra Giampilieri e Tremestieri, dove si potrebbero accumulare fino ad oltre 50-60 mm di pioggia nelle aree pedemontane del versante orientale dei Peloritani. Nelle fasi più intense di questa ondata di maltempo si potranno verificare anche dei piccoli e brevi nubifragi che dato l’orientamento delle correnti prediligeranno le zone ioniche, in modo particolare il taorminese, e tutta l’area ionica compresa fra Capo Sant’Alessio e Scaletta. Queste precipitazioni, a tratti anche intense, rischiano di provocare improvvise ondate di piena, soprattutto sulle grandi fiumare dell’area ionica, dove il deflusso delle acque a mare potrebbe essere ostacolato dall’intenso moto ondoso sollevato dello scirocco. Oltre alle precipitazioni bisognerà fare attenzione anche alla sostenuta ventilazione da E-SE e SE che già a partire dal pomeriggio di domani si attiverà a partire dalle coste ioniche e sullo Stretto di Messina, con una componente che potrà spingersi fino alla soglia d’attenzione, sia all’interno dello Stretto che su parte della costa tirrenica, fra Mortelle e Milazzo, con raffiche che localmente potranno oltrepassare la soglia dei 60 km/h. I mari di conseguenza passeranno rapidamente da mossi fino a molto mossi, soprattutto lo Ionio, dove nella mattinata di sabato 10 Ottobre potranno subentrare onde lunghe ben formate alte anche più di 2.0 metri, in grado di determinare intense risacche lungo l’intero litorale ionico e sulle spiagge della zona di Messina.

Daniele Ingemi