Allerta meteo sul Messinese. Rischio sabbia al porto di Tremestieri

Allerta meteo sul Messinese. Rischio sabbia al porto di Tremestieri

Daniele Ingemi

Allerta meteo sul Messinese. Rischio sabbia al porto di Tremestieri

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lunedì 19 Dicembre 2016 - 09:01

Una intensa perturbazione preceduta da sostenuti venti di scirocco si prepara ad interessare il Messinese, con piogge diffuse, rovesci e anche temporali nella giornata di domani. Si rischia un nuovo insabbiamento del porto di Tremestieri

Una profonda circolazione depressionaria, in fase di isolamento nel tratto di mare ad ovest della Sardegna, sta richiamando un flusso di aria molto umida verso le nostre regioni meridionali, sotto forma di intensi venti di scirocco che già dalla serata raggiungeranno la soglia d’attenzione, spirando con rinforzi di burrasca fra lo Ionio, lo Stretto di Messina e il basso Tirreno, prospicente alle isole Eolie. L’intenso flusso sciroccale, da SE e S-SE, che all’interno dello Stretto di Messina verrà amplificato dall’effetto “Venturi”, raggiungerà il suo picco proprio fra la prossima nottata e la prima mattinata di domani, quando si potranno registrare raffiche fin sui 60-70 km/h, specie lungo l’imboccatura nord dello Stretto. Lo scirocco provocherà anche un notevole incremento del moto ondoso, con lo Ionio e lo Stretto di Messina che passeranno da molto mossi ad agitati, favorendo la formazione di onde, alte anche più di 2.5-3.0 metri, che potranno generare deboli mareggiate sulle coste, da Capo Taormina fino alla litoranea nord. Probabile anche l'ingresso di nuovo materiale sabbioso dentro l'approdo di Tremestieri. Questa impetuosa ventilazione sud-orientale, che renderà lo Stretto di Messina molto mosso, e lo Ionio agitato, precederà l’avanzata nei bassi strati di un intenso sistema frontale, associato al ciclone posizionato sul mar di Sardegna, che nel corso della mattinata di domani raggiungerà la Sicilia e il messinese, apportando piogge, rovesci e intensi fenomeni temporaleschi. Specialmente lungo le coste ioniche della provincia, dove si potranno registrare accumuli pluviometrici importanti. Ma visto la presenza di un forte flusso sciroccale in quota domani le forti piogge potrebbero sconfinare anche sul litorale tirrenico, fra barcellonese e milazzese, per l’attivazione del cosiddetto effetto “Alcantara-Agrò”, che si verifica quando la dorsale peloritana viene sferzata da possenti flussi sciroccali (con raffiche fino a 120-130 km/h sui crinali), derivati da grandi differenze di pressione fra il basso Tirreno e lo Ionio. Proprio in questa zona si accende una dinamica di correnti molto particolare che favorisce l’afflusso di enormi quantità di umidità e vapore acqueo, pronto alla condensazione e allo sviluppo di compatti addensamenti nuvolosi pronti a dare la stura a precipitazioni alle volte abbondanti. Su tutto un ruolo determinante lo gioca la componente delle correnti, sia in quota (quindi sopra i crinali montuosi) che nei bassi strati (lungo le strette vallate). Quando la componente assume una direzione da S-SE o SE, sia in quota che al suolo, allora il gioco è fatto. Qui poi entra in scena la vallata dell’Alcantara, e in misura minore pure la val d’Agrò, dove scorrono gli omonimi corsi d‘acqua. Molto spesso, quando le correnti si orientano da SE a tutte le quote (nella medio-alta troposfera), l’aria molto umida e pesante che sale dallo Ionio verso il versante orientale di Etna e i Peloritani, in parte, si incanala all’interno dell’Alcantara e della valle d’Agrò, penetrando per chilometri fino all’entroterra. L’aria molto umida, di provenienza ionica, incanalandosi dentro le strette vallate ioniche, fra Etna e Peloritani, è costretta a valicare i primi comprensori montuosi, che rappresentano il versante meridionale della dorsale nebroidea. Per una forzatura orografica la massa d’aria molto tiepida e carica di umidità viene costretta a sollevarsi verso l’alto lungo la parte più alta del bacino dell’Alcantara. Salendo di quota tenderà a raffreddarsi favorendo la condensazione del vapore acqueo e il successivo sviluppo di imponenti annuvolamenti cumuliformi (cumuli, congesti, cumulonembi) lungo il crinale esposto a sud. La presenza in quota di una forte getto meridionale, in genere o da Sud o Sud-ovest, che scorre a gran velocità sopra la catena montuosa, va ad esaltare le cumulogenesi orografiche che si vengono a formare in loco (tra il versante nord dell’Etna, il sud dei Peloritani e il sud dei Nebrodi) fino al punto da farle tracimare sull’altro versante, ossia quello che si affaccia al Tirreno, causando piogge molto intense e persistenti per ore (fino a quando non si placa il flusso sciroccale).

Pertanto quella di domani, martedì 20 dicembre, sarà una giornata di maltempo fin dalle prime ore del mattino, con piogge diffuse e rovesci che interesseranno un po' tutta la provincia, dalla costa ionica al versante tirrenico, con particolare riguardo per il barcellonese e il milazzese, dove si potrebbero verificare dei rovesci, a tratti pure intensi. Nel corso della mattinata qualche pioggia o rovescio, con la lenta attenuazione dello scirocco, raggiungerà pure lo Stretto di Messina e il capoluogo peloritano, dove si potrebbero verificare pure dei fenomeni di carattere temporalesco, maggiormente probabili sui quartieri della zona sud. L’acuta fase di maltempo dovrebbe cominciare ad attenuarsi non prima del tardo pomeriggio, con l’allontanamento del fronte verso la Calabria e lo Ionio. Ciò favorirà l’avanzamento di ampie schiarite, da sud-ovest, per l’afflusso di aria più secca in quota (un classico dei fronti freddi o delle occlusioni), mentre la ventilazione nei bassi strati si attenuerà sensibilmente, rimanendo sempre meridionale.

Daniele Ingemi

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