Dopo il freddo irromperanno gelo e neve. Sarà abbondante sui Nebrodi, meno sui Peloritani

Dopo il freddo irromperanno gelo e neve. Sarà abbondante sui Nebrodi, meno sui Peloritani

Daniele Ingemi

Dopo il freddo irromperanno gelo e neve. Sarà abbondante sui Nebrodi, meno sui Peloritani

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martedì 30 Dicembre 2014 - 11:36

Temperature in ulteriore picchiata nelle prossime ore per l'irrompere del gelo dai Carpazi e Balcani, massima attenzione alle intense nevicate attese fino a bassissima quota sui Nebrodi e parte dei Peloritani.

Dopo quasi due anni di assenza la neve è tornata ad imbiancare i Peloritani, con un attecchimento omogeneo fin dai 700-800 metri sui colli sopra Messina, e a quote un po’ più bassine sui Nebrodi, dove ormai molti paesi, fra cui Cesarò, Mistretta, sono ricoperti da un sottile velo bianco. Eppure non è ancora finita, anzi il momento clou di questa intensa ondata di freddo giungerà in serata, quando un nucleo di aria molto gelida, attualmente posizionato fra Polonia sud-orientale, Slovacchia, Ungheria, Serbia e Croazia, valicherà le Alpi Dinariche per riversarsi sull’Italia meridionale, con isoterme che raggiungeranno i -40°C alla quota di 5100 metri (valori solitamente presenti sul mar Glaciale Artico). Nel corso della serata questo bolide di aria gelida in quota, dopo aver attraversato l’Appennino campano, riversando nevicate fino alle coste del barese, raggiungerà la Calabria e la Sicilia, sotto forma di freddi e tesi venti di grecale che faranno abbassare notevolmente le temperature, e la quota dello “zero termico” che in serata, secondo l’ultima simulazione numerica (da confermare poi nell’analisi sinottica) raggiungerà i 500-400 metri sullo Stretto di Messina e su tutto il messinese. Inizialmente, nel pomeriggio, causa le correnti da NE (grecale), l’intero messinese resterà in “ombra pluviometrica” per la protezione offerta dai monti calabresi (Serre e Aspromonte), con condizioni di variabilità, ma senza precipitazioni degne di nota, salvo il passaggio di virghe di neve sulle Eolie, con imbiancate sopra i 500-600 metri sulle Isole, e fioccate sui Nebrodi, con attecchimento dei fiocchi fin dai 500-600 metri.

Solo dalla serata si assisterà ad un peggioramento, prodotto proprio dai forti contrasti termici che si verranno a realizzare, fra l’aria molto gelida (-40°C a 5100 metri) che scorrerà sopra le più miti acque del Tirreno (+17°C +18°C). Questi fortissimi divari termici, fra bassa e media troposfera, innescheranno il cosiddetto “Tirreno sea effect snow”, ossia la formazione di imponenti annuvolamenti cumuliformi (cumuli, cumulonembi) in grado di apportare rovesci o temporali, che spesso possono assumere carattere nevoso fino a bassissima. Sempre se in gioco ci sono masse d’aria gelide, che prima di invadere il Mediterraneo si sono raffreddate sopra i suoli innevati della regione carpatico-danubiana. In queste condizioni però, in presenza di un NE e N-NE, gli effetti del “Tirreno sea effect snow” si avvertiranno maggiormente fra le Madonie e l’intera fascia nebroidea, che fra stasera e la giornata di domani riceveranno persistenti precipitazioni di moderata intensità prevalentemente nevose fin dai 400-300 metri. Tutti i paesi sopra i 500 metri scenderanno sotto gli +0°C, almeno fino alla mattinata del 1 Gennaio. Mentre in città come Messina la minima potrà attestarsi sui +4°C +3°C a livello del mare, malgrado la ventilazione, che ci farà battere i denti, e i cieli nuvolosi. Quota in cui si realizzerà l’attecchimenti strutturato del manto nevoso in presenza di precipitazioni. Durante i rovesci più intensi però i fiocchi di neve, di tipo granulare, potrebbero spingersi a quote decisamente più basse. Anche se credo che in presenza di intensi venti da NE e N-NE, che soffiano dal mare mite, le termiche a livello del mare e retroterra costiero subiranno un lieve rialzo che tramuterà le eventuali precipitazioni nevose in acqua sulle coste.

Nel corso della tarda serata/notte anche i Peloritani dovrebbero ricevere la loro razione di neve fresca, ma solo per sconfinamento di nuclei precipitativi dal Tirreno, con fioccate coreografiche fino a bassissima quota. Inoltre, la “dama bianca”, grazie ai venti di grecale, dovrebbe essere in grado di arrecare insolite nevicate sul versante meridionale dei Peloritani (solitamente più sfortunato), già sopra i 500-400 metri (fioccate più in basso all'interno delle valli), con imbiancate su tutta la fascia collinare e montana, dall’area dell’Alcantara fino alle vallate d’Agrò e del Nisi. In queste condizioni molti paesi e frazioni collinari dei Nebrodi e dei Peloritani, rischiano di vedere vere e proprie bufere di neve, con tanto di vento sostenuto da NE e “scaccianeve” (refoli di neve sollevati dal vento). Sullo Stretto di Messina le precipitazioni, causa l’effetto di caduta dall’Aspromonte del grecale, risulteranno molto più blande, anche se in caso di sconfinamenti di nuclei precipitativi moderati la “dama bianca” imbiancherà i colli e le colline sopra la città, che per l’ultima notte del 2014 si tingeranno di bianco. Prima di concludere volevo solo raccomandare la massima prudenza a chi sarà costretto di mettersi per strada verso i paesi dei Nebrodi e dei Peloritani, causa la possibile formazione di lastre di ghiaccio sui terreni innevati. Per cui occorrerà attrezzarsi per bene, con gomme e pneumatici di neve, per evitare di rimanere bloccati sulle strade di montagna.

Daniele Ingemi

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