Aria molto calda e piuttosto secca sta per risalire verso lo Stretto causando una brusca impennata delle temperature su valori praticamente estivi
Dopo il clima tardo primaverile assaporato nei giorni scorsi, ora pare sia arrivato il momento di fare i conti con un vero e proprio anticipo d’estate. Tutta colpa dell’ingresso sul Mediterraneo della prima vera, ma soprattutto intensa, onda di calore della stagione. Già da domani le temperature cominceranno a salire, portandosi ben oltre le medie, con massime diurne di oltre i +24°C +25°C, mentre le minime nelle ore notturne continueranno a rimanere ancora fresche, sui +15°C +16°C. Ma gli effetti clou del caldo, veramente spropositato per il periodo, si patiranno a meta della prossima settimana, quando in città la colonnina di mercurio, nonostante l’azione mitigatrice delle brezze termiche, oltrepasserà la soglia dei +30°C +31°C, con picchi fino a +33°C +35°C lungo le località della costa tirrenica e all’interno delle principali vallate. Pertanto, nonostante il soffio costante di un leggero scirocco e del grecalotto martedì, i termometri saranno destinati a salire su valori praticamente tipici di Luglio e Agosto, se non addirittura più alti lungo le località della costa tirrenica. Il tempo continuerà a rimanere stabile e soleggiato, o al più temporaneamente velato in quota, per merito del progressivo afflusso in quota di masse d’aria sempre più calde e secche (sopra i 4000-5000 metri) che inibiranno lo sviluppo delle nubi e i fenomeni d’instabilità. I moti discendenti (chiamati “Subsidenze atmosferiche”) che caratterizzeranno il regime anticiclonico che ingloberà l’intero territorio nazionale, inoltre sfavoriranno la formazione dei noti addensamenti nuvolosi lungo i Peloritani, anche per la presenza nei bassi strati di aria sempre più secca, ulteriormente deumidificata dalla “compressione” delle masse d’aria, schiacciate verso il basso dallo stesso promontorio anticiclonico. Fortunatamente resterà attiva, nei bassi strati, una debole ventilazione a carattere di brezza sul mare freddo che mitigherà la calura, impedendo ai termometri di spingersi su valori molto elevati, come quelli che si potranno registrare sulle aree più interne del catanese e siracusano. I mari si presenteranno tutti da quasi calmi a poco mossi. Questa fase climatica pienamente estiva continuerà a tenerci compagnia almeno per gran parte della prossima settimana.
Al momento, dando uno sguardo alle ultime proiezioni dei modelli matematici, nessuna perturbazione organizzata dovrebbe essere in grado di scalfire la cupola anticiclonica fino alla fine della prima decade di Maggio, nonostante la pressione da ovest di aria più umida e fresca atlantica che proverà a scalfire l’imponente anticiclone africano. L’unica incognita da valutare è quella della possibile formazione della “lupa”, la famosa nebbia di mare derivata dal contrasto fra aria calda e mari ancora freddi. Le probabilità che il fenomeno si manifesti saranno maggiori all’inizio della prossima settimana, con il progressivo afflusso di aria sempre più calda dalle coste algerine e tunisine, lungo le zone marittime della costa ionica e dello Stretto di Messina potrebbero verificarsi le condizioni ideali per locali nebbie o dense foschie, tali da ridurre moltissimo la visibilità. Al momento stabilire con che intensità si potrà manifestare il fenomeno, e soprattutto dove esso si localizzerà, è praticamente impossibile per via delle tantissime variabili in gioco (venti di superficie, umidità relativa, correnti di marea e cambiamenti delle temperature delle acque). Tutto ciò dipenderà dal grado di umidità che questo flusso di aria calda sub-tropicale (originariamente molto secco sulle coste africane) riuscirà a raccogliere durante il suo ingresso sul Mediterraneo. Se l’umidità supererà la soglia dell’80% le probabilità di vedere foschie o banchi di nebbia si faranno elevate ad inizio settimana.
Daniele Ingemi