L'estate dinamica dei "due volti" in riva allo Stretto

L’estate dinamica dei “due volti” in riva allo Stretto

Daniele Ingemi

L’estate dinamica dei “due volti” in riva allo Stretto

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mercoledì 24 Giugno 2015 - 15:26

L'estate 2015 rischia di essere caratterizzata da una continua altalena termica, fra periodi freschi e intense ondate di calore attese fra Luglio e Agosto

Molti di voi si saranno chiesti che estate bisogna aspettarci e quando riuscirà a stabilizzarsi definitivamente il tempo sulla nostra regione, con l’inizio di quel lungo periodo siccitoso e assolato che caratterizza la classica estate mediterranea. Purtroppo ancora la circolazione generale atmosferica sull’area euro-atlantica (l’area d’influenza del tempo in riva allo Stretto di Messina) continua a presentarsi molto dinamica, con flussi orientati lungo i meridiani che favoriscono un rapido scambio di calore fra tropici e polo. Tale assetto circolatorio su scala emisferica spiega perché anche il mese di Giugno, così come è stato per Maggio, sia stato caratterizzato dalla persistenza di questa continua “altalena termica”, tra fasi calde e soleggiate, a tratti anche particolarmente intense per la stagione, inframmezzate da rapide incursioni di aria più fresca e umida dalle latitudini nord-atlantiche, o dall’Europa settentrionale, in grado di innescare fasi di tempo instabile, con piovaschi e persino brevi manifestazioni temporalesche. Questi continui alti e bassi delle temperature in riva allo Stretto, potrebbe essere ragionevolmente spiegato in seno ad un complesso schema circolatorio che risente dei primi effetti del fenomeno di “El Niño” (anomalo riscaldamento delle acque superficiali oceaniche del Pacifico indotto dall'indebolimento dei venti Alisei), in fase di accentuazione sul Pacifico centro-orientale, è di un sensibile indebolimento del vortice polare (la figura di bassa pressione che domina tutto l’anno sul Polo Nord). Difatti, mentre “El Niño”, in fase di intensificazione sul Pacifico centro-orientale, favorirebbe un incremento delle ondate di calore verso le latitudini mediterranee, la presenza di un vortice polare molto debole sull’Artico favorisce un sensibile rallentamento delle umide correnti atlantiche provenienti da Ovest, con la conseguente instaurazione di flussi orientati lungo meridiani (veloci scambi di calore fra tropici e polo).

Le brevi ondate di caldo, seguite da queste rinfrescate che hanno riportato le temperature su valori persino al di sotto delle medie stagionali, indicano che questa circolazione ad onde lunghe si è ormai ben collaudata sull’intera area euro-mediterranea, dominando l’andamento di buona parte della stagione estiva. Il rallentamento delle umide correnti atlantiche sta comportando l’istaurazione di pattern atmosferici persistenti, con una continua alternanza tra saccature e promontori anticiclonici distesi lungo i meridiani che influiscono pesantemente sulle dinamiche atmosferiche, prolungando le fasi perturbate come i periodi siccitosi o le ondate di calore. Tale persistenza può dare luogo a pesanti ondate di caldo e prolungati periodi più freschi e ventilati che possono rimanere “stabili” per più giorni o settimane. In sostanza quella che ci aspetta sarà una stagione estiva dai “due volti”, con una continua alternanza fra prolungati periodi di clima piuttosto mite e a tratti instabile e ventilato, inframezzati da brevi ma intense ondate di calore, maggiormente efficaci soprattutto nei mesi di Luglio e Agosto, quando dal Sahara si potranno sviluppare imponenti ondate di calore che faranno schizzare i termometri su valori ben oltre il muro dei +37°C +39°C nei giorni di massimo picco. Sempre per quel che concerne il caldo, esso potrebbe notevolmente intensificarsi fra l’ultima decade di Luglio e il mese di Agosto. Periodo in cui i mari che circondano lo Stretto di Messina, dopo l’intenso soleggiamento di Luglio, inizieranno a scaldarsi sensibilmente, rilasciando nell’atmosfera un ingente quantitativo di umidità e calore latente che manterrà i termometri su valori costantemente sopra le mede del periodo, accrescendo notevolmente l’afa durante le nottate caratterizzate da una scarsa ventilazione.

Daniele Ingemi

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