Buona parte degli affluenti che alimentano il torrente Agrò, uno dei più grandi bacini dell’intera provincia di Messina, sono tuttora in piena. Acqua purissima, ancora incontaminata a monte, che invece di perdersi a mare con una adeguata progettazione potrebbe essere utilizzata per colmare il fabbisogno idrico di buona parte della città dello Stretto

Finalmente la fase di intenso maltempo del weekend di Ognissanti, che ancora una volta ha duramente flagellato il territorio peloritano con piogge davvero “eccezionali” (accumuli di oltre 140 mm nella sola città di Messina), è ormai alle spalle. Dopo le piogge molto abbondanti di questi giorni dalle pendici dei Peloritani, completamente intrise di acqua, si riversano autentiche cascate, con salti spettacolari, anche di oltre 20-30 metri, che poi si disperdono a valle, prendendo la strada del mare. In modo particolare nel settore più meridionale della dorsale peloritana, lungo l’area della Valle d’Agrò, dove buona parte degli affluenti che alimentano il torrente Agrò, uno dei più grandi bacini dell’intera provincia di Messina, sono tuttora in piena. Acqua purissima, ancora incontaminata a monte, che invece di perdersi a mare con una adeguata progettazione potrebbe essere utilizzata per colmare il fabbisogno idrico di buona parte della città dello Stretto. L’arrivo di un promontorio anticiclonico dall’Atlantico e il contemporaneo rialzo della pressione atmosferica da ieri hanno riportato condizioni di tempo stabile e soleggiato anche in riva allo Stretto. Queste condizioni di stabilità, per fortuna, si protrarranno per molti giorni, fino a buona parte della prossima settimana, garantendo cieli per lo più sereni o poco nuvolosi in un contesto climatico davvero piacevole, con temperature massime sui +22°C +23°C e minime attorno i +17°C. La ventilazione spirerà in modo esiguo mentre i mari continueranno a presentarsi da quasi calmi a poco mossi. Solo nella giornata di venerdì e parte di sabato il transito di infiltrazioni di umidità in quota potrebbero favorire il passaggio di nubi medio-alte che potrebbero velare o coprire in parte la coltre celeste. Si tratterà di nubi alte e sottili, passeggere, che non porteranno alcun tipo di fenomeno.

Daniele Ingemi