Il maltempo picchia duro pure sul messinese, in città la Protezione Civile attiva il C.O.C. Annullata la santa messa prevista alle 10 al Gran Camposanto. Condizioni preoccupanti a Galati, a Papardo e nel Barcellonese. Danni a Canneto di Lipari
Dall’emergenza idrica all’emergenza maltempo. Non c’è pace per il messinese in questo periodo. Come vi avevo spiegato in settimana il vortice di bassa pressione che si è isolato sul Canale di Sicilia è rimasto pressoché stazionario per la presenza di un potente anticiclone, con massimi di oltre 1046 hpa sull’Ucraina, che ne impedisce la naturale evoluzione verso levante. Questa circolazione depressionaria si caratterizza per un lungo fronte occluso, entro il quale si evidenzia una estesa linea di convergenza fra umidi e caldi venti di scirocco che vanno a scontrarsi con i più freschi e burrascosi venti di levante e grecale attivi da ore sullo Ionio, responsabili delle mareggiate che in queste ore continuano a flagellare l’intero litorale ionico messinese, per l’irrompere di onde lunghe alte anche più di 4.0 metri. In queste ore i danni maggiori, soprattutto sulle località ioniche, sono stati causati dalle possenti mareggiate da E-SE che hanno erose l’intero litorale ionico, salendo fino alle strade dei rispettivi lungomari.
Ma nelle prossime ore, visto lo stazionario di questo fronte fra il reggino ionico e il messinese, la situazione meteorologica rimarrà ancora critica per l’arrivo di altre precipitazioni, anche a carattere temporalesco, che si verranno a sviluppare sullo Ionio, in seno alla linea convergenza venti che incentiverà lo sviluppo di forti moti ascensionali, con la conseguente formazione di imponenti annuvolamenti cumuliformi forieri di piogge e rovesci. Nonostante l’apertura di temporanee schiarite le precipitazioni più forti riguarderanno gran parte del settore ionico, investito in pieno dagli umidi venti di levante e scirocco che scaricheranno piogge molto abbondanti lungo tutto il versante orientale di Etna e Peloritani, con apporti pluviometrici particolarmente elevati nell’area del taorminese. Queste precipitazioni molto intense rischiano di causare improvvise piene, in particolare in corrispondenza delle vallate più strette comprese fra il bacino dell’Agrò e l’area di Capo Alì, e allagamenti nei vari centri abitati. Ma nel corso del pomeriggio e della successiva nottata altri nuclei precipitativi più intensi, nonostante la parziale protezione offerta dall’Aspromonte, sconfineranno sulla città, coinvolgendo maggiormente i quartieri della zona centro-meridionale (da Giampilieri a Contesse). Nel frattempo l’evoluzione meteorologica continuerà ad essere monitorata dal C.O.C. (Centro Operativo Comunale) convocato alle 12:00 odierne presso gli uffici della Protezione Civile Comunale.
Il porto di Tremestieri è stato chiuso dalle 12.15 per avverse condizioni meteo; nuovo insabbiamento e situazione è costantemente monitorata dalla Guardia costiera. Due navi della TT Lines, impossibilitate a servirsi del porto di Catania, utillizzano il Molo Norimberga. Annullata la santa messa prevista alle 10 al Gran Camposanto. A Galati preoccupa l'erosione costiera nei tratti vulnerati da precedenti calamità. Sul posto alcuni rappresentanti della Circoscrizione. Il Torrente Papardo rischia di esondare e determinare nuovi crolli. Isolate alcune famiglie. Chiusa anche la strada provinciale 44, che dall'Annunziata porta a Curcuraci da un lato e a Castanea dall'altro.
Grande apprensione per l'allerta rossa nel Barcellonese, già colpito da alluvioni. Tempesta di vento, pioggia e mareggiate e le sette isole dell'arcipelago delle Eolie da due giorni vivono forti difficoltà. Ieri soltanto gli aliscafi hanno garantito qualche collegamento. Il mare è molto mosso per il forte vento che soffia con raffiche che hanno anche raggiunto i 60 chilometri orari. Le mareggiate hanno invaso porti, strade e piazze raggiungendo in alcuni casi case e negozi. La situazione maggiormente critica si registra a Lipari, a Canneto. A distanza di 24 ore a Calandra è sceso a valle un fiume di pomice. Per la squadra comunale, che ha operato con l'ausilio di ruspe, neanche il tempo di ripulire, che con le abbondanti piogge si registra all'arrivo a valle di detriti e fango.
Per un vero miglioramento bisognerà pazientare per altre 24-36 ore, solo dalla serata di domani la situazione sul fronte meteo tornerà a normalizzarsi. Da martedì il rialzo della pressione barometrica e l'arrivo di aria più secca da Est, spinta sul Mediterraneo da quel robusto anticiclone ucraino, riporterà il bel tempo e un clima decisamente più gradevole anche in riva allo Stretto.
Daniele Ingemi
Volevano evacuare le case Raciti, a Galati.. Incredibile, ma l’ass. Croce, non aveva promesso la posa di barriere, al massimo entro giugno 2015??
Volevano evacuare le case Raciti, a Galati.. Incredibile, ma l’ass. Croce, non aveva promesso la posa di barriere, al massimo entro giugno 2015??