L'umido flusso sciroccale addossa sulle coste ioniche e lungo lo Stretto una compatta nuvolosità che nelle prossime ore potrà dare origine a qualche pioggia mista a polvere desertica, mentre sul litorale è attesa l'onda lunga dallo Ionio

Come previsto torna a spirare lo scirocco in riva allo Stretto, a seguito dell’affondo fin sull’Algeria, di una saccatura di lontane origini artiche, a cui si associa nei bassi strati una circolazione depressionaria, attualmente in azione sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo. Anche se non siamo di fronte ad una ondata di maltempo particolarmente pesante, come quelle prodotte dalla risalita dei vortici afro-mediterranei, nelle prossime ore assisteremo ad un ulteriore intensificazione del flusso umido sciroccale che spirerà a tratti anche intenso, specialmente lungo lo Stretto di Messina, dove lo scirocco tende ad “incanalarsi” (per effetto Venturi), raggiugendo velocità significative, fino a 60-70 km/h nell’imboccatura nord del Canale, per attenuarsi in nottata. L’aria molto umida pilotata, soprattutto nei bassi strati, dai venti da SE ed E-SE ammasserà banchi di nubi basse lungo l’intero litorale ionico, da Giardini Naxos a Capo Alì, pronte a risalire velocemente in direzione dello Stretto di Messina, bordando la fascia costiera e il versante orientale dei Peloritani. Queste nubi per quanto minacciose (base molto bassa e scura) non dovrebbero produrre fenomeni di un certo rilievo (come quelli attesi sulla Sicilia occidentale), se non qualche occasionale piovasco e delle piogge che in serata potranno risalire fino ai quartieri della zona sud e sulla città.

Maggiore preoccupazione invece per quel che riguardo lo stato del mare. Il soffio dello scirocco, soprattutto in mare aperto da stanotte, causerà un significativo aumento del moto ondoso, in modo particolare tra lo Ionio e la parte sud dello Stretto di Messina, che da mossi tenderanno a divenire molto mossi, fino a localmente agitato lo Ionio in tarda nottata, a causa della risalita dal mare aperto di onde lunghe formate (definito “swell” dagli appassionati di surf) da SE, alte anche più di 2.0-2.5 metri. Purtroppo questo moto ondoso (dal secondo quadrante) consistente, il cui picco si raggiungerà nella mattinata di domani, rischia di aggravare ulteriormente il fenomeno dell’erosione, ingoiando altri pezzi di litorale (già vulnerati) e trascinando strisce di detriti sabbiosi verso nord, soprattutto nel tratto fra Galati Marina e l’approdo di Tremestieri, messo a dura prova dalle onde lunghe dello scorso fine settimana.

Nella giornata di domani, mercoledì 7 febbraio, nonostante la lenta attenuazione del flusso sciroccale al mattino avremo ancora una nuvolosità irregolare, più compatta in prossimità delle coste ioniche e dello Stretto di Messina, dove sussisterà il rischio di vedere qualche pioggia isolata e qualche piovasco, misto a polvere desertica, pronto ad imbrattare un po' tutto. Nel pomeriggio, con la rotazione dei venti da scirocco a libeccio, è previsto un miglioramento ad iniziare dalle coste ioniche, dove avanzeranno maggiori schiarite e spazi soleggiati. Ma fra il tardo pomeriggio e la serata nuove nubi si addenseranno da ovest lungo la costa tirrenica, dove non si potrà escludere qualche pioggia, maggiormente probabile tra la piana del milazzese e i quartieri della zona nord di Messina. I venti si indeboliranno spirando sempre dai quadranti meridionali. Nel pomeriggio rinforzi da SO sono attesi sul Tirreno a largo e sulle Eolie, dove il mare diverrà molto mosso.

Daniele Ingemi