Una forte ondata di maltempo nel fine settimana flagellerà il messinese, forti venti di scirocco e piogge intense che sciogliendo la neve sui monti rischiano di causare delle ondate di piena. A rischio, come sempre, il porto di Tremestieri
Archiviato il lungo periodo di freddo, con temperature scese su valori abbondantemente al di sotto delle medie del periodo, e tanta neve caduta anche in abbondanza fra Etna e Nebrodi, ora bisognerà fare molta attenzione alla forte ondata di maltempo, che purtroppo, colpirà la Sicilia nel prossimo weekend. L’aria fredda ora punta la Spagna e il Marocco (ieri è nevicato sulle coste di Alicante), favorendo lo sviluppo di un profondo ciclone fra Algeria e Baleari, agevolando da sabato il ritorno di un impetuoso, quanto più tiepido, flusso sciroccale, che oltre a far innalzare le temperature, porterà piogge molto abbondanti, rovesci e purtroppo anche temporali di forte intensità, con elevato rischio di nubifragi. Piogge che con la risalita, piuttosto repentina, della quota dello “zero termico”, rischiano di fondere gran parte del manto nevoso depositato nei giorni scorsi fra Etna e Nebrodi, determinando un notevole “stress” idraulico che potrebbe innescare anche delle ondate di piena lungo le principali fiumare e i torrenti della fascia tirrenica, così come l’Alcantara (al confine con la provincia di Catania) e il corso del Fiumefreddo sul versante ionico. Una situazione molto rara per le nostre località, soprattutto per la rapidità con cui si accavalleranno gli eventi. Ma quello che preoccupa maggiormente è proprio l’azione combinata fra l’intensità delle precipitazioni e il forte flusso sciroccale nei bassi strati, il quale interagendo con l’orografia dell’Etna e dei Peloritani rischia di generare dei fenomeni precipitativi particolarmente intensi che sotto la spinta della forte ventilazione sud-orientale potranno sconfinare anche sulla fascia tirrenica del messinese, interessando barcellonese e milazzese.
Questa ondata di maltempo entrerà nel vivo già a partire dalla giornata di sabato 21 gennaio, quando dalle coste libiche si dipanerà un intenso flusso sciroccale che risalirà lo Ionio, canalizzandosi sullo Stretto di Messina, con una intensa ventilazione da S-SE e SE che eccederà la soglia d’attenzione già dal pomeriggio, con raffiche che potranno sfondare la soglia dei 70-80 km/h in città, e picchi anche sui 90 km/h lungo l’imboccatura nord dello Stretto, fra Villa San Giovanni e Capo Peloro. Lo scirocco intenso anticiperà l’intenso sistema frontale che domenica dovrebbe raggiungere la Sicilia, apportando piogge, rovesci e temporali che si dovrebbero concentrare sul settore ionico, per poi risalire dal catanese (appena a nord di Catania) verso il messinese, scorrendo lungo il versante orientale dell’Etna e dei Peloritani. Qui pero la presenza dei forti venti di scirocco, particolarmente sostenuti nei medi e bassi strati, inclinando le imponenti nubi che si addosseranno sulla cima dell’Etna e dei Peloritani verso nord-nord/est, rischia di far sconfinare le piogge e i temporali anche su parte del versante tirrenico messinese, dove una volta cessato lo scirocco si potrebbero verificare piogge molto intense e forti temporali.
Nel corso della giornata domenicale l’area con i fenomeni più intensi risalirà il litorale ionico, spingendosi fino allo Stretto di Messina e allo stesso capoluogo peloritano, con particolare riguardo per i villaggi della zona sud, da Giampilieri fino a Contesse, dove si potranno registrare accumuli anche piuttosto significativi nonostante l’intenso scirocco. Solo l’estrema zona nord della città dovrebbe essere quantomeno risparmiata dai fenomeni più intensi, essendo parzialmente protetta dall’Aspromonte, il quale con la sua mole impedirà ai nuclei precipitativi più intensi, spinti dai venti da SE, di varcare lo Stretto. Ma oltre alle piogge intense e ai temporali nel corso del weekend bisognerà fare i conti con un altro fenomeno, ossia le mareggiate da SE che flagelleranno l’intero litorale ionico, con onde di “mare vivo” che potranno raggiungere i 3,0-4,0 metri di altezza. Parte di queste onde già da sabato sera si propagheranno all’interno dello Stretto di Messina, sotto forma di onde lunghe da S-SE che si romperanno con grande impeto sulle spiagge della città, aggravando ulteriormente il fenomeno dell’erosione. E come capita sempre in questi casi l’azione dell’onda lunga da sud-est favorirà l’ingresso di nuovo materiale sabbioso all’interno del porto di Tremestieri.
Daniele Ingemi
Porto di Tremestieri insabbiato , e ciao ciao complesso Raciti a Galati.. E le opere previste dal Patto per la Sicilia, contro l’erosione costiera, e alcune “immediatamente cantierabili “, che fine hanno fatto??
Porto di Tremestieri insabbiato , e ciao ciao complesso Raciti a Galati.. E le opere previste dal Patto per la Sicilia, contro l’erosione costiera, e alcune “immediatamente cantierabili “, che fine hanno fatto??
Prevedo altri soldi andati in fumo ops andati al mare a danno dei contribuenti messinesi. Ma che geni questi ingegneri. Mi chiedo chissà quale incarico gli avrebbero dato durante l’esecuzione di un progetto, uno a caso “il tunnel della manica” , beh credo di aver trovato la risposta alla mia stessa domanda “restate li a guardare perché rischiereste di far naufragare il progetto”.
Prevedo altri soldi andati in fumo ops andati al mare a danno dei contribuenti messinesi. Ma che geni questi ingegneri. Mi chiedo chissà quale incarico gli avrebbero dato durante l’esecuzione di un progetto, uno a caso “il tunnel della manica” , beh credo di aver trovato la risposta alla mia stessa domanda “restate li a guardare perché rischiereste di far naufragare il progetto”.