L'assessore regionale ha addirittura annunciato una data. Il vicesindaco Mondello e il presidente della nuova Atm Campagna chiedono se ci sia davvero volontà tecnica e politica
Rilanciare la Metroferrovia di Messina. Creare quel famoso biglietto unico per bus, tram e treno per rendere davvero i servizi attrattivi ed economicamente convenienti per chi viaggia. A parole sono tutti d’accordo. Ma i fatti stanno praticamente a zero. Impegni, incontri, riunioni, ma di fatto è ancora tutto fermo. Pochi giorni fa però abbiamo chiesto notizie all’assessore regionale Marco Falcone. L’esponente del governo Musumeci ai nostri microfoni ha ribadito impegno su questo fronte, anzi si è spinto anche oltre, annunciando che che entro novembre Messina avrà il biglietto integrato per la Metroferrovia. Adesso partirà Palermo, dove l’accordo è già stato trovato. E immediatamente dopo dovrebbe toccare a Messina e Catania.
Il biglietto unico
Di fronte a questa ennesima promessa, abbiamo chiesto all’amministrazione De Luca e alla nuova Atm quali saranno gli obiettivi per quanto riguarda proprio la Metroferrovia. Infrastruttura potenzialmente strategica ma attualmente pressoché inutile. Nonostante i milioni di euro spesi. Il vicesindaco Salvatore Mondello e il presidente della nuova Atm Pippo Campagna, proprio in occasione del “battesimo” della nuova azienda trasporti, non hanno dubbi. «Noi siamo pronti, l’assessore Falcone lo sa dal giorno dopo il nostro insediamento. Per noi avere una Metroferrovia che funziona significherebbe alleggerire la zona sud dai bus e avere la possibilità di usare quelle macchine su altre o nuove linee» ha spiegato l’assessore Mondello.
Per il vicesindaco però c’è anche una questione politica: «Bisogna capire se l’assessore Falcone e il governo Musumeci vogliono fare politica a Palermo e Catania, lasciando Messina fuori dai giochi. Perché il monte dei km inseriti nel contratto di servizio che la Regione può finanziare è preciso. E dunque dovrebbero dirci se hanno intenzione di lasciare qualcosa anche per la Metroferrovia di Messina. Noi siamo disponibili con i fatti, non con le chiacchiere».
Gli impegni mancati
L’ultimo incontro dell’assessore Mondello con Trenitalia risale allo scorso mese di dicembre, quando era stato deciso di predisporre appositi studi per verificare quali azioni mettere in campo per rendere davvero integrato il servizio di trasporto pubblico locale. Mondello in quell’occasione aveva sottolineato che la Metroferrovia è un sistema di trasporto è centrale rispetto alle politiche messe in atto dall’Amministrazione comunale così, come più volte ribadito, in sede di pianificazione trasportistica e nello specifico all’interno del Pgtu (Piano Generale Traffico Urbano).
C’è anche un ordine del giorno votato all’unanimità dall’Ars e presentato dal deputato Pd Franco De Domenico che impegnava l’amministrazione regionale a non ignorare questo problema messinese, indicando anche dove attingere per le risorse mancanti. Come aveva indicato anche il sindacato Uiltrasportidi Messina in uno dei suoi dossier, sarebbe possibile creare un biglietto integrato Trenitalia – Atm a costi contenuti. Per farlo servirebbe un cofinanziamento pubblico di circa 200mila euro annui.