Nove giorni alla scadenza dell’attuale servizio. Dal 1. gennaio sarà garantito da Rfi, ma a quali condizioni? E che ne sarà dei 57 lavoratori di Ustica Lines? Il sindacato vuole che il Ministero faccia chiarezza
Nella migliore delle ipotesi, per l’aggiudicazione del nuovo bando triennale, passeranno sei mesi. Il servizio di collegamento veloce nello Stretto, nel frattempo, verrà garantito da Rfi, ma non si conoscono i dettagli. Le incognite più grandi riguardano il numero dei mezzi, visto che Rfi, tramite la controllata Bluferries, ne dispone solo di due, ed il destino dei 57 lavoratori di Ustica Lines.
Ad appena nove giorni dalla scadenza dell’attuale proroga, l’Orsa chiede un incontro in Prefettura per chiarire i termini del nuovo servizio. “Alla luce dei fatti – si legge nella nota inviata dal sindacato al prefetto -, la tensione dei lavoratori è divenuta incontrollabile e non sono da escludere eclatanti manifestazioni di disperazione che potrebbero compromettere l’ordine pubblico”.
Da qui la richiesta di convocazione delle parti interessate (Rfi, Ustica Lines e organizzazioni sindacali), “per definire con certezza i programmi di gestione provvisoria del traghettamento veloce e se fosse necessario intercedere presso il Ministero dei Trasporti col fine di evitare la temporanea sospensione del servizio essenziale e l’ulteriore compressione dei livelli occupazionali”.