Messina aderisce alla campagna nazionale per contrastare i problemi derivanti dalla diffusione del gioco d’azzardo. Un gruppo di operatori sociali collaborerà gratuitamente per fornire supporto alle vittime. In accordo con il Comune, saranno organizzati eventi formativi e informativi rivolti all’intera cittadinanza
Oltre 80 miliardi di euro di fatturato annuo ricavati da lotterie, slot machine, poker, scommesse ed altri nuovi giochi d’azzardo. Le vittime, anche se mancano rilevazioni precise, si stimano in quasi un milione, e le categorie sono variegate, dai giovani ai pensionati, dai disoccupati alle casalinghe. Sulle loro spalle, si costituiscono gli interessi anche della criminalità organizzata, visto che quasi la metà dei casi di usura accertata sono riconducibili al gioco d’azzardo.
Lo Stato affida al Ministero del Tesoro il ruolo di tutelare i cittadini dai problemi socio-sanitari correlati, ma allo stesso Ministero attribuisce le entrate economiche provenienti dal gioco d’azzardo. Di recente, poi, un altro assist a dieci grosse concessionarie di slot machine. Tra il 2005 e il 2007, avevano omesso di collegare le macchine alla rete dei Monopoli, azione che comportava una penale di 50 euro per ogni ora, per un totale enorme di 98 miliardi di euro. La condanna finale in primo grado ha previsto una pena di “soli” 2 miliardi e mezzo di euro. Ma per incassare subito, il Governo ha approvato una sanatoria che riduce la pena di oltre un terzo, quindi ad una cifra tra i 600 e gli 800 milioni di euro.
Nel 2012 nasce la campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo “Mettiamoci in gioco”, un’iniziativa per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulle reali caratteristiche del gioco d’azzardo nel nostro paese e sulle conseguenze sociali, sanitarie ed economiche che esso provoca. La campagna promuove 14 punti fondamentali per sviluppare strategie di prevenzione e cura tese a proteggere i cittadini dai danni collaterali dell’azzardo. A Messina la campagna è stata presentata al convegno organizzato dall’associazione Lelat, il 26 giugno 2013.
“Ufficializziamo la nascita del coordinamento provinciale in adesione alla campagna nazionale Mettiamoci in gioco – ha esordito la referente, Daniela Milano -. Con la sinergia di diverse sigle che operano nel sociale e sostengono i 14 punti della proposta di legge che la campagna porta avanti, vogliamo dar vita ad un lavoro di rete, cioè quello di donare le nostre competenze, in modo gratuito, a favore dei disagiati. Non siamo la risposta al gioco d’azzardo, ma vogliamo fare un primo passo in termini di attenzione e sensibilità verso il problema”.
Con l’arrivo del sindaco Accorinti, si è parlato degli aspetti legislativi della proposta e del protocollo d’intesa con l’amministrazione comunale. “Chiediamo la condivisione dei nostri intenti – ha proseguito la referente del coordinamento provinciale -, anche tramite il supporto per l’organizzazione di eventi formativi e informativi in città. Il proibizionismo, in questo settore, porterebbe solo ad incrementare la clandestinità. E’ necessaria, allora, una legge per la regolamentazione del gioco d’azzardo, che finora in Italia è stata approvata solo dalla regione Lombardia. Il nostro obiettivo è fare lo stesso anche in Sicilia, partendo da un accordo con l’amministrazione comunale, così come è già stato fatto a Siracusa e Catania”.
Prima di parlare di gioco d’azzardo, il sindaco prende da spunto le vicende relative ai rifiuti e all’isola pedonale. “L’obiettivo è quello di arrivare ad un cambiamento culturale. Mi piacerebbe poter fare tutto e subito ma so che alcune cose hanno bisogno di mesi e altre di anni. Una volta la gente buttava la spazzatura dal balcone come se fosse normale, oggi è diventato assurdo. Siamo fortunati ad arrivare per ultimi, perché possiamo guardare agli esempi di chi ha già sperimentato. Ovunque, quand’è stata proposta un’isola pedonale, tutti erano contro. Poi l’hanno accettata e ora guai a chi gliela tocca”.
Il protocollo d’intesa sarà portato in giunta per essere condiviso anche con gli altri componenti. “Conosco persone disperate a causa di questa dipendenza, c’è chi ha rubato in casa ed ha distrutto pure i ricordi – ha concluso Accorinti -. Ma dobbiamo avere la stessa voglia di recupero che ha una madre per un figlio, anche se ha fatto errori gravissimi. Spesso vado in carcere, andrò anche a quello di Reggio, per fare percorsi educativi e affettivi. Non nei confronti dei mafiosi ma per incontrare i disgraziati, i poveri, gli ultimi degli ultimi. Il gioco d’azzardo è la fotografia della nostra società. Si cerca di risolvere tutti i propri problemi legandosi al denaro, quando invece i valori sono altri. Dobbiamo fare percorsi lenti ma che cambiano la società. E non solo col divieto o la repressione, ma prima di tutto con l’aspetto educativo”.
A Messina del problema gioco d'azzardo si occupa l'Area Dipartimentale delle Dipendenze dell'Asp 5. E’ infatti possibile rivolgersi al Ser.T. del distretto Messina Nord (ospedale Margherita) e del distretto Messina Sud (via Bonino, complesso Sitat). Presso quest’ultimo è stato avviato il primo gruppo di auto aiuto al quale partecipano giocatori d'azzardo in trattamento presso il servizio territoriale. Presso il Ser.T. di Letojanni è stato attivato uno sportello d'ascolto rivolto a tutti coloro che vivono il disagio legato al gioco d'azzardo. Sono attivi anche i Ser.T. di Milazzo, Barcellona, Patti e Sant’Agata Militello. L'Associazione Giovani Cisl di Messina sta portando avanti un progetto di prevenzione presso alcune scuole della città; la Caritas Diocesana accanto all'attivazione di diversi centri d'ascolto promuove il progetto “Game Over” al quale collaborano per quanto concerne la fase formativa e terapeutica l'Associazione Lelat e l'Associazione “Vinciamo il gioco”. Quest’ultima ha attivato un numero verde 800-135903 per chi, giocatore o familiare, volesse ricevere un supporto psicologico e ha già effettuato corsi di formazione per psicoterapeuti (medici e psicologi).
Al coordinamento hanno aderito in questa prima fase diverse sigle: Associazione Lelat, Associazione Giovani Cisl Messina, Cisl Messina, Cnca Sicilia, Caritas Diocesana Messina, Associazione Vinciamo il gioco, Associazione Zaleuco, Cesv Messina, Siulp Messina, Auser Provinciale Messina, Associazione Trecentosessantagradi Onlus, Cooperativa Sociale Lelat 2000, Cooperativa Sociale S. Maria della Strada, Osservatorio Minori “Lucia Natoli”, Centro di Solidarietà Faro, Area Dipartimentale delle Dipendenze dell'Asp 5.
(Marco Ipsale)
Renatino quando penserai a togliere un solo filo d’erba dalle strade e ad eliminare un solo buco.
Sei soltanto un ciarlatano inutile alla città che ti ha eletto.
bella iniziativa, soprattutto perchè questa dipendenza sta coinvlgendo sempre più persone che nell’illusione di fare la vincità che gli cambierà la vita..non fanno altro che rovinarsi e rovinare gli altri.
Caprafrank, così come Napoleon e Burrascanu, con buona pace di tutti , ma non vostra, Accorinti e’ il Sindaco eletto dai messinesi, ma non certamente da voi…….poveri .orfani di xxxxxxxxxx e del giro di affari che ha portato Messina nel baratro. Renato sbaglia? Bene, ne ha il diritto x almeno 5 anni. Rassegnatevi!!!!!!!!!