Migranti. Musumeci: "Non condividiamo decisione Tar. Su competenza sanitaria nessun passo indietro"

Migranti. Musumeci: “Non condividiamo decisione Tar. Su competenza sanitaria nessun passo indietro”

Redazione

Migranti. Musumeci: “Non condividiamo decisione Tar. Su competenza sanitaria nessun passo indietro”

giovedì 27 Agosto 2020 - 19:12

Il Governatore: "Tuttavia, se sono stati trasferiti oltre 800 migranti è la dimostrazione che serve denunciare il problema ad alta voce"

“Ottocento trasferiti dagli hotspot vuol dire che alzare la voce serve. Martedì a Lampedusa ci sarà la nostra task force. Sospendere l’ordinanza senza ascoltare la regione è stata una scelta non condivisibile. ma andiamo avanti”. Non si è fatta attendere la dichiarazione del presidente della Regione, Nello Musumeci, al provvedimento del Tribunale amministrativo regionale.

“Quella adottata dal magistrato del Tar di Palermo – prosegue il governatore – è una decisione cautelare che non condividiamo e che è stata assunta senza neppure ascoltare la Regione, come può essere concesso a richiesta della parte e come noi abbiamo formalmente chiesto, non avendo potuto depositare le nostre difese. Tuttavia, se in pochi giorni sono stati trasferiti oltre 800 migranti è la dimostrazione che serve denunciare il problema ad alta voce. Sulla nostra competenza in materia sanitaria non faremo un solo passo indietro. Martedì mattina – chiosa Musumeci – sarà a Lampedusa la nostra task force e nei giorni successivi saranno verificati accuratamente gli oltre 40 centri di accoglienza che sono censiti in Sicilia. È una battaglia di civiltà dalla quale non ci possiamo esimere. Al governo di Roma chiedo ancora una volta di proclamare lo stato di emergenza su Lampedusa e di esercitare nei fatti le competenze che rivendica. Altrimenti sono solo chiacchiere e i problemi restano tutti sulle spalle e sulla pelle dei siciliani”.

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4 commenti

  1. Governatore vada avanti xké la decisione del tar non prende in considerazione la situazione reale ma ascolta solo il governo, quindi non decide in maniera equa ma in maniera di parte. Il nostro paese non è più in democrazia ma vige un regime di dittatura politica.
    Lei continui per la sua strada, se non può smantellare i centri d’accoglienza crei un sistema di controllo sugli sbarchi faccia chiudere tutti i porti siciliani così gli sbarchi li fanno altrove.

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  2. Ornai è palese, siamo sotto dittatura comunista.

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    1. Si la dittatura della legalità, che quando non ci piace smettiamo di considerare tale.

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      1. il malpensante 28 Agosto 2020 18:29

        Considerata la complessità della materia una sospensiva si può anche capire, quello che lamenta il sig. Nino, se ho colto il senso, è che a prendere la decisione sia stato un giudice ex consigliere dell’attuale presidente del secondo partito oggi al governo.

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