Oltre 100 il numero di persone che si son dati appuntamento presso l’aula consiliare del comune di Santa Lucia del Mela , per accogliere Chicco Evani, assistente allenatore del ct Roberto Mancini in Nazionale e vecchia gloria del Milan.
Nel corso dell’incontro con i tifosi, Evani, presentando la sua autobiografia ”
“Non chiamatemi Bubu”, scritta insieme alla giornalista Lucilla Granata, si è raccontato, ripercorrendo i momenti salienti della sua straordinaria carriera, quasi interamente vissuta nelle fila del Milan dove sottolinea di essere “stato benissimo per tanto tempo e mi sono anche molto divertito. Ho vissuto emozioni incredibili, vittorie straordinarie, ho conosciuto compagni di squadra e amici che non ho mai perso negli anni. Anche dopo la fine della mia carriera”.
Evani con il milan vinse lo scudetto del 1987-1988 e le due successive Coppe dei Campioni (1989 e 1990), nonché due Coppe Intercontinentali. Nella prima delle due Coppe Intercontinentali segnò su punizione il gol decisivo contro i colombiani dell’Atlético Nacional di Medellín all’ultimo minuto dei tempi supplementari, e fu premiato al termine della gara come miglior giocatore della finale.
Fu anche l’artefice del successo in Supercoppa europea contro il Barcellona, andando a segno nuovamente su punizione, come nella sfida di Tokyo contro i colombiani, infilando imparabilmente il portiere avversario Andoni Zubizarreta.
Con l’avvento di Fabio Capello sulla panchina del Milan si adattò anche a giocare in posizione centrale di centrocampo, vincendo altri due scudetti, nel 1991-1992 e nel 1992-1993, pur scendendo in campo meno frequentemente rispetto agli anni precedenti.
Insieme ai tifosi poi, ci si è spostati al Milan Club “Marco Van Basten” dove ha firmato augtografi, fatto foto e brindato con loro. Ha fatto poi seguito una cena sociale svoltasi in una nota location, situata a S. Lucia del Mela.
All’evento presenti anche lo speaker radiofonico Francesco Anania, la giornalista Katia Trifirò, il primo cittadino Matteo Sciotto e Presidente del Club, Felice Gitto.