Sono stati sequestrati quattro complessi aziendali e tre immobili intestati a terze persone ma nella piena disponibilità di un uomo originario di Platì
MILANO – La Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito un provvedimento di sequestro di beni emesso dal Tribunale di Milano, Sezione Misure di Prevenzione ai sensi del codice antimafia su proposta congiunta della Direzione Distrettuale Antimafia milanese e del Direttore della Dia nei confronti di un 54enne originario di Platì, residente in provincia di Milano. L’indagine è maturata in seguito all’attività di polizia giudiziaria che aveva portato all’arresto dell’uomo, in quanto gravemente indiziato del reato di trasferimento fraudolento di beni e valori. Le attività investigative avevano messo in luce come grazie alla “copertura” fornitagli da alcuni prestanome, l’indagato, già in passato condannato per reati di traffico di
stupefacenti e associazione mafiosa, avesse fittiziamente attribuito a terzi la titolarità delle sue aziende. Tutto ciò al fine di eludere l’avvio di un eventuale procedimento per l’applicazione di misure di prevenzione patrimoniale e per aggirare, in qualità di subappaltatore e subfornitore in appalti pubblici, le disposizioni in materia di certificazioni antimafia.
Gli sviluppi delle successive investigazioni economico-finanziarie hanno consentito di pervenire
alla puntuale individuazione di quattro complessi aziendali (comprensivi di un fabbricato ad uso
industriale, terreni, conti correnti oltre a trenta automezzi tra autovetture, trattori stradali e
rimorchi) nonché di altri tre immobili intestati a terze persone ma nella piena disponibilità del
prevenuto, il tutto per un valore complessivo di circa 6 milioni di euro, sottoposti a sequestro in
quanto ritenuti il frutto delle attività illecite commesse da quest’ultimo.