10.000 cittadini per dire no all'inceneritore del Mela. La manifestazione

10.000 cittadini per dire no all’inceneritore del Mela. La manifestazione

Salvatore Di Trapani

10.000 cittadini per dire no all’inceneritore del Mela. La manifestazione

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lunedì 29 Gennaio 2018 - 09:18

Sono oltre 10.000 i cittadini che, ieri, hanno deciso di scendere in piazza per dire no all'inceneritore della Valle del Mela. L'Adasc: "Una pagina importante della lotta contro questo scellerato progetto".

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E' stata una giornata di rimostranze pacifiche, quella di ieri, che ha visto scendere in piazza oltre 10.000 manifestanti. A raccontare lo svolgimento dell'evento di protesta l'associazione Adasc di Milazzo che, dopo aver fatto il punto della situazione, si è dichiarata soddisfatta per il gran numero di adesioni ricevute.

Nel corteo presenti anche rappresentanti delle associazioni locali, di comitati provenienti da diverse zone d'Italia e della stessa amministrazione mamertina che si è affiancata a diversi sindaci provenienti da tutto il comprensorio. Proprio nel corso dell'ultimo consiglio comunale, infatti, presidente e consiglieri avevano ribadito il proprio appoggio alla manifestazione e l'essenzialità di individuare percorsi alternativi per uno smaltimento dei rifiuti ecosostenibile e rispettoso dell'ambiente.

"E' stata una pagina importante della lotta contro questo scellerato progetto -hanno dichiarato i portavoce dell'Adasc Milazzo- L'impianto non rispetta la normativa vigente e il governo nazionale deve prenderne atto. E' necessario che si rispetti la volontà popolare ed istituzionale di un territorio martoriato da un pesante inquinamento ambientale di origine industriale. La legge è uguale per tutti e deve essere rispettata dai cittadini, dalle multinazionali e dalle istituzionali. Non faremo sconti a nessuno e ci appelleremo in tutte le sedi".

Una protesta che non accenna a fermarsi, dunque, ma che vuol piuttosto continuare a rimarcare la sempre più crescente e sinergica volontà di dire no alla realizzazione del tanto discusso termovalorizzatore della Valle del Mela.

"I cittadini hanno chiesto un futuro diverso per questo territorio, abbandonando definitivamente l'era dell'industria pesante per creare sviluppo economico e sociale grazie al turismo, alla pesca, all'agricoltura o a forme di industrializzazione sostenibile ed ecocompatibile -hanno concluso i portavoce Adasc- La battaglia sarà lunga e difficile ma con il supporto di tutti, cittadini e istituzioni, riusciremo a bloccare questa scelta calata dall'alto da parte di una multinazionale che vuole fare lucro sulle pelle dei cittadini".

Immancabili anche le tensioni politiche, che hanno visto protagonista la rappresentanza di Fratelli d'Italia. I membri del gruppo hanno infatti abbandonato in anticipo la manifestazione.

"Eravamo presenti con una nostra delegazione di Fratelli d’Italia e di Gioventù Nazionale ma anche con l’associazione culturale Aria Nuova -dichiara il coordinatore provinciale Giuseppe Sottile- Abbiamo marciato in rispettoso silenzio per buona parte della manifestazione a bandiere piegate perché, ci è stato detto, l’iniziativa doveva restare apartitica. Prima ci hanno fatto raggiungere la coda del corteo, poi siamo stati relegati praticamente fuori dalle composizioni partitiche pur presenti. Infine, dopo i cori da stadio indirizzati contro presunti fascisti e rivolti alla nostra compagine, abbiamo scelto di lasciare definitivamente il corteo".

Ma le posizioni sull'inceneritore, nonostante tutto, restano invariate. "Affermiamo ancora una volta il nostro no alla costruzione dell’inceneritore nella Valle del Mela -ha concluso Sottile- ciononostante ci si rammarica per esser stati vittima di questo tipo di insulti in una manifestazione che doveva restare apartitica e apolitica. Prendiamo atto che un gruppo di estremisti di sinistra ha tentato di strumentalizzare l’iniziativa".

Salvatore Di Trapani

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