La lista civica “Milazzo Green La Rinascita” e il candidato sindaco Marano incontreranno i cittadini per discutere ed elaborare insieme il programma definitivo
Le amministrative si avvicinano e Milazzo si prepara ad una nuova stagione elettorale.
Il candidato sindaco Giuseppe Marano e il Movimento civico “Milazzo Green La Rinascita” incontreranno, sabato pomeriggio alle 16 e 30 in Piazza San Papino, i cittadini per affrontare insieme le problematiche del territorio.
Marano, con il supporto della lista civica, presenterà una bozza di programma, i cui punti fermi sono; il fermo della raffinazione del petrolio, il riesame integrale delle AIA della Raffineria, la riconversione industriale, lo stop all’inquinamento da emissioni convogliate e fuggitive di gas e idrocarburi, risanamento, bonifiche.
Marano parlerà poi di dissesto finanziario, di servizi sociali, di turismo, di occupazione giovanile, di benessere animale.
“Milazzo Green La rinascita” punta, insieme a Marano, a costruire un piano strategico che rilanci il comparto economico del comprensorio e, per realizzarlo, chiederanno ai cittadini di contribuire alla stesura definitiva del programma.
Sono ottimista e spero riesca nei suoi “intenti green”, ho solo una domanda: da dove pensa di recuperare tutti i milioni di euro per portare a termine una parte del suo programma?
Sottolineo la mia stima per l’ideologia (mi ricorda Accorinti) ma ho il timore che un sindaco (chiunque sia) non ha la forza finanziaria di riconvertire un area industriale e bonificare un area così vasta, ovviamente continuando a mantenere anche un’ordinaria amministrazione del paese (strade, verde pubblico, srvizi sociali, lavoro ecc.) e con il patto di stabilità che incombe come una mannaia sul collo delle casse comunali. E’ certo che se ci riuscisse farebbe una cosa molto gradita a tanti.
Però rimango perplesso.
Sono ottimista e spero riesca nei suoi “intenti green”, ho solo una domanda: da dove pensa di recuperare tutti i milioni di euro per portare a termine una parte del suo programma?
Sottolineo la mia stima per l’ideologia (mi ricorda Accorinti) ma ho il timore che un sindaco (chiunque sia) non ha la forza finanziaria di riconvertire un area industriale e bonificare un area così vasta, ovviamente continuando a mantenere anche un’ordinaria amministrazione del paese (strade, verde pubblico, srvizi sociali, lavoro ecc.) e con il patto di stabilità che incombe come una mannaia sul collo delle casse comunali. E’ certo che se ci riuscisse farebbe una cosa molto gradita a tanti.
Però rimango perplesso.