Abbattute le emissioni della Centrale Edipower di San Filippo del Mela

Abbattute le emissioni della Centrale Edipower di San Filippo del Mela

Sframeli Serafina Serena

Abbattute le emissioni della Centrale Edipower di San Filippo del Mela

martedì 26 Gennaio 2010 - 16:04

Direzioni pervenute dall’Aia

Grazie alla realizzazione di importanti interventi di miglioramento delle prestazioni ambientali dell’impianto, la Centrale di San Filippo del Mela ha abbattuto le emissioni dei sei gruppi di produzione secondo quanto previsto nella Autorizzazione Integrata Ambientale.

La Centrale Edipower di San Filippo del Mela è in esercizio dalla fine di dicembre con il nuovo assetto previsto dall’Autorizzazione Integrata Ambientale, entrata in vigore lo scorso 5 gennaio.

Gli interventi di natura impiantistica e gestionale realizzati comportano un significativo abbattimento delle emissioni in atmosfera della centrale.

“Dall’acquisizione dell’impianto ad oggi, Edipower si è impegnata a fare impresa nel Comprensorio del Mela in modo responsabile e trasparente. Il rispetto del territorio e della comunità sono principi fondamentali della nostra cultura aziendale. Perseguiamo l’eccellenza in campo ambientale, della sicurezza e della qualità investendo energie progettuali ed economiche sempre maggiori.” ha dichiarato Paolo Gallo, Amministratore Delegato di Edipower

“ E’ per questo- termina Gallo- che siamo lieti di essere riusciti a raggiungere gli obiettivi di riduzione dell’impatto ambientale della centrale condivisi con il Ministero dell’Ambiente per il rilascio della Autorizzazione Integrata Ambientale. La centrale di San Filippo continua ad essere una risorsa fondamentale per la Sicilia e per l’intero sistema energetico del Paese, nel rispetto dell’ambiente e dei cittadini.”

In particolare, al fine di ridurre le emissioni dell’impianto, Edipower ha completato le attività di avviamento e di collaudo dei nuovi sistemi di abbattimento degli ossidi di zolfo e di azoto sui gruppi 1 e 2 da 160 MW. Le emissioni di questi gruppi si confermano inferiori ai limiti emissivi fissati dall’Autorizzazione Integrata Ambientale (pari a 200 mg/Nm3 per gli ossidi di zolfo e a 100 mg/Nm3 per quelli di azoto). I limiti prima dell’ambientalizzazione erano pari 870 mg/Nm3 per gli ossidi di zolfo e a 400 mg/Nm3 per quelli di azoto.

Inoltre, come previsto dal decreto di Autorizzazione Integrata Ambientale, le emissioni di ossidi di azoto sul gruppo 5 da 320 MW sono state abbattute, già dallo scorso dicembre, da 200 a valori inferiori a 170 mg/Nm3, grazie a interventi realizzati sul catalizzatore, ‘cuore’ del sistema di abbattimento degli ossidi di azoto, nel corso della manutenzione programmata dello scorso novembre. Interventi di natura impiantistica e gestionale e l’ottimizzazione del processo di trattamento fumi anche per le emissioni di ossidi di zolfo che sono state ulteriormente ridotte per garantire il rispetto del nuovo limite, dimezzato rispetto al precedente (da 400 mg/Nm3 a 200 mg/Nm3). Analoghi interventi sono in corso sul gruppo 6, fermo dal 1° gennaio per la prevista manutenzione programmata.

Anche le emissioni complessive annuali di ossidi di zolfo e ossidi di azoto dei gruppi 3 e 4 risulteranno più che dimezzate.

Alla luce del limite più che dimezzato dall’Autorizzazione Integrata Ambientale (da 50 a 20 mg/Nm3), su tutti i gruppi si avrà anche una significativa riduzione per l’emissione di polveri.

Proseguono intanto le attività di progettazione di altri investimenti che contribuiranno, entro i prossimi diciotto mesi, a ridurre ulteriormente le emissioni di ossidi di azoto sui gruppi 5 e 6.

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