Continua la lotta contro il nuovo elettrodotto

Continua la lotta contro il nuovo elettrodotto

Sframeli Serafina Serena

Continua la lotta contro il nuovo elettrodotto

lunedì 17 Novembre 2008 - 14:06

Associazioni unite per fare fronte comune

Dopo vari incontri, l’ultimo il 5 di novembre nel comune di Roccavaldina, le associazioni TAT (tutela ambiente e territorio), TSC (tutela salute cittadino) unitamente all’Associazione Uniti contro la Snam, continuano a manifestare il loro disappunto contro l’ennesima deturpazione.

Il progetto cui le associazioni sono contrarie prevede l’esecuzione di un elettrodotto, da parte della società Terna spa, da 380 Kv in doppia terna (tralicci alti anche 80mt) dalla sorgente di San Filippo del Mela a Rizziconi in Calabria, con l’attraversamento di tutti i comuni compresi, fino a Villafranca Tirrena.

Si sono già succeduti incontri e accordi che hanno indotto la Soc. Terna S.p.A. a presumere la piena condivisione, da parte degli Enti Locali, al progetto del Nuovo Elettrodotto che, per buona parte interessa il territorio da qualche tempo sottoposto a Decreto di “Rischio ad Alta Crisi Ambientale-.

Le tre associazioni hanno valutato il VIA (valutazione impatto ambientale) e il quadro dell’opera- a loro dire- appare prettamente non armonizzato alla realtà dei luoghi.

La Soc. Terna S.p.A., mira alla realizzazione di un’opera rispettosa di ogni prescrizione normativa e precisa che il progetto contiene anche le indicazioni raccolte nella fase della “ingegneria del consenso-.

Secondo la TAT, TSC e Uniti contro la Snam, all’interno di questa valutazione vi sono palesi contraddizioni ed imprecisioni, ovvero:

1- I comuni interessati hanno solo espresso “un’adesione di massima all’ipotesi progettuale- sulla scorta della proposta in ambito istituzionale e nel rispetto dell’importanza dell’iniziativa al fine di garantire un efficiente servizio di fornitura di energia elettrica, senza per questo compromettere l’assetto del proprio territorio, la tutela del proprio patrimonio storico culturale e la limitazione del possibile sviluppo socio economico.

L’ipotesi di massima progettuale doveva poi essere in seguito perfezionata tenendo conto anche di ulteriori possibilità di adeguamenti del tracciato, in modo da evitare aspetti conflittuali con le possibili previsioni di sviluppo, nonché con le caratteristiche geomorfologiche e del patrimonio storico culturale dei territori interessati.

Il fatto che sia avvenuta un’adesione di massima, va inteso come atto di responsabilità amministrativa al fine di garantire un servizio di rilevanza regionale e nazionale, ma allo stesso tempo occorre considerare le varie specificità anch’esse rilevanti ed utili a costituire un sistema integrato e funzionale, dalla Soc. Terna solamente citato, ma non rispettato.

2 – Il corridoio degli elettrodotti incide significativamente su aspetti del paesaggio con valenze storico culturale ed ambientale, di grande importanza strategica, di cui occorre tener conto ed inoltre dissesta alcune colture ed attività agricole .

3 – Il lavoro progettuale esposto si è basato sulle grandi Carte per cui si rende necessario una più adeguata rappresentazione idonea ad una più precisa verifica, soprattutto nel caso di Roccavaldina dove viene compromesso un territorio di circa 25 ha con evidente dissesto di colture e di attività agricole.

4 – Vi è poi la grave preoccupazione sull’inquinamento elettromagnetico di bassa frequenza, che può incidere in modo espressivo sulle biodiversità, la sola analisi tecnica che la Terna produce non rassicura nessuno, a tal punto occorre far ricorse alla precauzione; a tal proposito nel comune di Pace del Mela attraverserà un lungo tratto in prossimità di un nuovo agglomerato di insediamenti abitativi. Sempre nello stesso comune non si è tenuto in alcuna considerazione che attraverserà un sito SIN (Sito Interesse Nazionale) già delimitato dalla Regione.

5- Il V.I.A. elaborato da TERNA dimostra solo la fattibilità tecnica, non vi è alcuna caratterizzazione sulle varie forme di impatto, che secondo nostra valutazione sono parecchie, ad esempio sulle colture in atto, sulle attività agricole pregiate, sul disordine ambientale poiché modifica la Skyline tra territorio e paesaggio etc.

6 – Sulle varie forme di inquinamento, la Soc. Terna risolve la questione solo in via teorica mediante analisi tecnica.

Per tutto quanto sopra espresso osservato e rilevato, si ritiene opportuno e necessario :

1- Rimuovere tutti gli aspetti conflittuali ed incompatibili nei territori interessati sulla base del criterio che avrebbe dovuto essere posto in essere sin dall’inizio dalla stessa Terna, e cioè, la salvaguardia e la Tutela del patrimonio storico culturale e paesaggistico dei vari comuni interessati, senza far prevalere il solo aspetto tecnico e meglio rappresentare e tutelare nello sviluppo del progetto tutti gli interessi che vengono coinvolti nel processo;

2- Salvaguardare tutti gli aspetti di natura ambientale e di fornire, tutte le forme ed idonee e congrue garanzie reali di adempimento, ai fini della Tutela e salvaguardia da parte dell’Operatore a favore dei Vari Enti Locali interessati e/o coinvolti;

3- Di predisporre idonei indennizzi laddove sono dissestate attività agricole e colture in atto, tale procedura deve essere preventivamente valutata e condivisa;

4- Di porre in essere una più utile concertazione a tutela della salvaguardia di tutti gli interessi coinvolti, nulla escluso, al fine di garantire una piena condivisione delle scelte operate.

5- Di impostare il corridoio infrastrutturale ad almeno a 500 metri verso monte dal perimetro urbano dei comuni interessati;

6- Di eliminare tutti gli elettrodotti esistenti e non solo una parte, di spostare anche l’esistente attivo elettrodotto a 380 kv dalle abitazioni di Pace del Mela e di rappresentare graficamente in maniera più chiara ed intellegibile tale situazione.

7- Di impegnarsi a finanziare la realizzazione di un laboratorio per la diagnosi delle malattie degenerative.

Per questo le tre associazioni chiedono unitamente una revisione del progetto e della valutazione di impatto ambientale, dopo aver meglio specializzato le caratteristiche del percorso ed acquisito il pieno consenso secondo le procedure che la norma o legge prescrive nell’ambito della più ampia partecipazione e condivisione tenendo conto di tutte le osservazioni ed i rilievi sopra esposti.

Mille parole su queste e altre problematiche che interessano la Valle del Mela e i paesi nel comprensorio da Milazzo a Villafranca Tirrena sono state spese, le associazioni sono tutte impegnate a tutelare la salute e l’ambiente dell’intera zona.

Resta ora la risposta da parte delle istituzioni.

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