Milazzo in prima linea nella difesa dell'ambiente
Si è svolta a Palermo, nei locali dell’Ufficio speciale Aree ad elevato rischio ambientale, la riunione tra i Comuni di Milazzo, San Filippo del Mela, Pace del Mela, la Provincia di Messina, i rappresentanti della Raffineria e il direttore dell’Ufficio speciale per fare il punto della situazione sul rilevamento della qualità dell’aria nel comprensorio di Milazzo. Ai lavori non ha partecipato, seppur invitata, l’Arpa.
Nel corso dei vari interventi è stata preliminarmente evidenziata la problematica delle reti di monitoraggio e si è preso atto che, al momento sul territorio all’attuale rete esistente, di proprietà di Provincia ed Edipower, si sono aggiunte delle unità di rilevamento per ulteriori specie inquinanti messe a disposizione sia dall’Edipower, sia dalla Raffineria.
La raccolta dei dati avviene regolarmente, anche se tuttavia i dati provenienti dalle nuove centraline non vengono validate, ovvero non assumono valenza ufficiale da parte delle autorità preposte e nella fattispecie dalla Provincia. “Ciò significa – afferma l’assessore all’Ambiente di Milazzo Marco Rondone – che questi dati, non essendo ufficialmente riconosciuti, non possono diventare di dominio pubblico. E a conferma di ciò – prosegue l’assessore – collegandosi al sito della Provincia, è possibile prendere con esattezza riguardo questo comprensorio, solo dei dati della vecchia rete di rilevamento, con riferimento solo al biossido di zolfo-.
L’assessore ha poi richiesto ufficialmente alla Provincia e all’Arpa i dati concernenti le singole specie inquinanti, mentre all’Assessorato regionale alla Sanità sono stati chiesti sia i dati statistici relativi ai consumi di farmaci antitumorali in questo comprensorio, sia soprattutto le autorizzazioni rilasciate ai pazienti per le cure negli ospedali dell’Italia settentrionale.
“Ciò – spiega Rondone – al fine di avere un quadro globale della situazione-.
A conclusione del dibattito, nel corso del quale l’esponente dell’Amministrazione comunale milazzese ha ribadito la necessità di chiarire in modo definitivo le competenze in materia di rilevamento ambientale, i presenti hanno deciso di promuovere a stretto giro una conferenza di servizi per approfondire la problematica e fissare dei punti fermi nella gestione delle centraline.