Il primo cittadino proroga l’ordinanza sino al 20 luglio
Balneazione ancora non consentita a Milazzo, nella zona Ponente, a seguito di problemi derivanti dalla condotta di scarico di emergenza del presidio depurativo.
Il sindaco Lorenzo Italiano ha firmato una nuova ordinanza, la n. 67 del 10 luglio 2009, con la quale ordina “il divieto temporaneo di balneazione e di accesso sino al 20.07.2009 all’area sita in Via Spiaggia di Ponente in loc. Fossazzo, in posizione antistante la Via Rio Rosso, compresa nel raggio di ca. 150 mt. ad est e ad ovest, sito in cui è collocata la condotta di scarico di emergenza del presidio depurativo”.
Analogo divieto è stato fissato sempre sino al 20 luglio per la balneazione nel tratto di via Spiaggia di Ponente compreso tra Fossazzo ed il sito ubicato 200 mt a nord est dal punto di campionamento 109 direttrice condotta sottomarina.
Nell’ordinanza il sindaco si riserva la possibilità di revocare anticipatamente il provvedimento nel caso in cui “le risultanze analitiche derivanti dall’attività di monitoraggio delle acque di balneazione e soprattutto i controlli analitici che verranno effettuati dagli Enti di controllo dovessero evidenziare un migliore stato di qualità delle stesse, e cioè il conseguimento dei limiti parametrali sanciti del D.P.R. 8 giugno 1982, n. 470 e successive modifiche”.
L’ordinanza che fissa il divieto sino al prossimo 20 luglio è stata già trasmessa all’Agenzia regionale rifiuti ed acque, alla Provincia di Messina, alla Cpta, all’Arpa, all’assessorato regionale Territorio ed Ambiente, all’assessorato regionale alla Sanità, all’Asl 5 e alla Capitaneria di porto.
Gli operai dei Comune procederanno da subito a segnalare tale interdizione con l’affissione della stessa ordinanza su appositi cartelli collocati in tutta l’area interessata dal provvedimento.
Il sindaco aveva annunciato già sabato mattina, nel corso della conferenza stampa indetta per fare il punto della situazione, che avrebbe mantenuto il divieto sino a quando non avrebbe ricevuto dati certi da parte dell’Asl, ente preposto al monitoraggio.
Nell’ordinanza, la terza dopo quelle dell’11 e del 23 giugno, si evidenzia che il Comune sino allo scorso 8 luglio ha effettuato “una campagna di monitoraggio su tutta la fascia costiera di ponente compresa tra il punto di campionamento 111 antistante l’ex campeggio Sayonara e il punto di campionamento 107 sito presso la -N’Gonia del Tono -, le cui risultanze analitiche hanno sempre escluso alcuno stato di contaminazione delle acque di balneazione nell ‘area non contemplata dall ‘Ordinanza Sindacale n. 56 del 23 giugno 2009.
Tali dati sono stati confermati dall’Arpa Dap di Messina come si evince dai rapporti di prova trasmessi in data odierna dal medesimo Ente relativi ai campionamenti effettuati in data 02 e 07 cm, ma che invero i campionamenti effettuati in data 09.07.2009 hanno evidenziato la non conformità di alcuni parametri chimici rispetto ai limiti sanciti dall’Allegato 1 al D.P.R. 08 giugno 1982, n. 470 e successive modifiche ed integrazioni.
“Considerato quindi – si legge ancora nell’ordinanza – che tali difformità sono state registrate nel tratto di mare posto 200 mt. a nordest del punto di campionamento 109 corrispondente alla direttrice condotta sottomarina sino al sito posto a 400 mt. ad ovest del punto di campionamento 110 corrispondente al lido la Gobba del Cammello – (antistante la via Orsa Maggiore); cioè in siti già ricompresi nell’area oggetto dell’Ordinanza Sindacale n. 56 del 23.06.2009, fatta eccezione per i
punti posti a 100 mt. e a 200 mt. a nordest della direttrice condotta sottomarina (punto
di campionamento 109); ecco che si ritiene prorogare l’Ordinanza n. 56 del 23 giugno, in scadenza in data odierna e contestualmente estenderla sul versante nord-est per una distanza di 200 mt. dal punto di campionamento 109 -direttrice condotta sottomarina -.